Pd: “Newco per acque termali? Pronti a dare il nostro contributo”
Domenico Ravetti e Carlo De Lorenzi si dicono pronti ad appoggiare il progetto, "ma tutto dovrà essere fatto alla luce del sole e coinvolgendo tutte le forze politiche"
ACQUI TERME – «Una società o agenzia pubblica che possa gestire un bene quale l’acqua termale, tutelandolo in primis e garantendo che lo stesso possa fornire le massime potenzialità di sviluppo economico alla città e al territorio, è ovviamente uno strumento al quale guardiamo con attenzione, non essendoci motivi per essere a priori contrari».
È la posizione espressa in una nota congiunta dal vice presidente del Consiglio Regionale, Domenico Ravetti, e dal consigliere comunale del Pd, Carlo De Lorenzi. Per la costituzione della Newco tra Regione e Comune, però, «è necessario un grande lavoro – scrivono Ravetti e De Lorenzi – che possa portare a prevenire e cercare di superare le problematiche giuridiche e finanziarie che tale ipotetica soluzione può ragionevolmente incontrare per venire alla luce».
“Si parte da due situazioni oggettive”
Un lavoro che secondo i due rappresentanti del Partito Democratico non potrà prescindere «da due situazioni di fatto e oggettive: gli esiti dello studio geologico in corso – avviato con colpevole ritardo – perché deve esser chiaro il dato relativo alla quantità di acqua e dove questa possa essere utilizzabile, e la presenza sul territorio di un soggetto privato che possiede gran parte delle strutture alberghiere e termali (impianti, stabilimenti, Spa ). Soggetto che, però, pare si sia lasciato sfuggire l’opportunità di sfruttare le grandi potenzialità che la sua posizione comporta».
Ravetti e De Lorenzi chiedono che tale complessa procedura venga svolta «alla luce del sole, nelle sedi istituzionali e con il necessario coinvolgimento di tutte le forze politiche e sociali. Sulla base di questi presupposti non faremo mancare il nostro contributo e le nostre idee».