Città europea del vino, Ovada, Acqui e Casale protagoniste nel 2024
Dopo un anno di eventi
OVADA – Londra, Berlino, passando per Roma, Verona, Siracusa (per il G7 dell’Agricoltura) e Trieste sono solo alcune delle città toccate dall’azione di promozione messa in atto nei dodici mesi del 2024 sfruttando il riconoscimento di “Città Europea del vino” che Ovada, Acqui e Casale hanno ricevuto da Recevin insieme alle realtà dell’Alto Piemonte. Un fascio di luce si è acceso su una porzione della Regione di norma meno considerata a livello di flussi turistici e occasioni di accoglienza. A fare il punto sono stati gli attori principali del progetto in un incontro andato in scena a Palazzo Ghilini, sede della Provincia. All’incontro hanno partecipato Luigi Benzi, Presidente della Provincia di Alessandria, Mario Arosio, Presidente del Comitato Alto Piemonte Gran Monferrato Città Europea del Vino 2024, insieme a Stefano Vercelloni, Coordinatore Città del Vino del Piemonte e ai rappresentanti delle città del Gran Monferrato: Rossana Benazzo, Assessore Comune di Acqui Terme, Sabrina Caneva, Assessore Comune di Ovada, Irene Caruso, Assessore Comune di Casale Monferrato.
«È fondamentale – l’esortazione che Benzi ha voluto rivolgere ai suoi interlocutori – continuare a lavorare in sinergia per valorizzare appieno il potenziale del nostro territorio».
Potenziale importante
Il vino dei territori interessati è stato il punto di partenza per un’azione di presentazione che ha toccato diversi aspetti. «Abbiamo registrato – hanno spiegato i membri della delegazione – una notevole attività grazie al lavoro dei Comuni parte integrante del riconoscimento. Nel corso dell’anno si sono svolti: 120 tra tour e degustazioni e wine days sul territorio, accompagnati da 44 eventi musicali e 21 eventi letterari e 48 eventi formativi di approfondimento sulle eccellenze enogastonomiche».
In parallelo a questi eventi di maggior rilievo, numerose manifestazioni locali hanno animato i comuni dell’Alto Piemonte Gran Monferrato lungo il corso dell’anno, coinvolgendo comunità e visitatori in un viaggio alla scoperta del territorio, delle sue eccellenze e della sua tradizione vinicola, creando un richiamo forte che va oltre i confini della regione.