Roccaverano Dop: cambia il nome, ma il prodotto no
Modifiche anche al disciplinare, che ufficializza la produzione esclusivamente con latte di capra
ACQUI TERME – Ne avevamo dato notizia alcune settimane fa, ora il cambio di denominazione è ufficiale.
Mercoledì 15, infatti, la modifica è stata pubblicata sulla Gazzetta della Commissione Europea: non più “Robiola di Roccaverano”, ma semplicemente “Roccaverano Dop”. Da disciplinare, un formaggio al 100% caprino che non ammette percentuali di latte di mucca o pecora.
Nuovo logo e nuovo disciplinare, dunque, per un formaggio che non si modifica? “Il Roccaverano – dichiara Fabrizio Garbarino, presidente del Consorzio di Tutela del Roccaverano Dop – è invariato nel contenuto e nelle modalità di produzione, ma con il nuovo disciplinare il nostro Consorzio e i produttori che ne fanno parte consolidano il proprio impegno all’insegna della qualità, limitando esclusivamente a quello di capra il latte utilizzabile. Non si tratta di un nuovo limite: di fatto sono anni che produciamo il Roccaverano solo con il latte di capra, quello che mancava era che il regolamento lo riconoscesse».
Perché anche un nuovo nome? «Abbiamo tolto il riferimento alla robiola – spiega Fabrizio Garbarino, presidente del Consorzio di Tutela del Roccaverano Dop – perché nell’immaginario collettivo la robiola è un formaggio molle e senza stagionatura, di latte vaccino, mentre il Roccaverano è prodotto solo con latte di capra, ha una consistenza totalmente differente dalla robiola industriale e può essere stagionato anche per tre o più mesi. Il cambiamento nasce da una scelta unanime delle aziende produttrici, spinte dalla volontà di non creare confusione nei consumatori».