Politica
L'appello
Classificazione dei Comuni montani, Confcommercio Piemonte chiede la revisione dei criteri nazionali
«Un algoritmo non basta. Senza correttivi si rischia di abbandonare aree fragili e colpite dallo spopolamento»
29 Dicembre 2025
ore
14:03
TORINO - Confcommercio Piemonte si schiera a sostegno della Regione Piemonte e di Uncem Piemonte sul tema della nuova classificazione dei Comuni montani prevista dalla legge nazionale n. 131/2025 . Esprimendo forte preoccupazione per gli effetti che l’attuale impostazione rischia di produrre su numerosi territori piemontesi. Secondo l’associazione di categoria, "i criteri individuati dalla normativa nazionale potrebbero infatti escludere diversi Comuni dal riconoscimento di Comune montano. Con conseguenze rilevanti sull’accesso a contributi, deroghe e servizi essenziali". Tra questi rientrano, ad esempio, il mantenimento dei punti di erogazione scolastica, le misure di sostegno previste dalla normativa regionale. E anche altri interventi fondamentali per garantire la tenuta sociale ed economica delle aree più marginali. La proposta della Regione Piemonte Nel corso dell’incontro tra le Regioni e il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli , l’assessore regionale allo Sviluppo e Promozione della Montagna Marco Gallo ha avanzato una proposta di modifica dei criteri di classificazione. Una proposta che, nel rispetto dell’impianto della legge nazionale, consentirebbe di ricomprendere circa 40 Comuni piemontesi attualmente a rischio esclusione. Riducendo quindi in modo significativo l’impatto negativo sui territori più esposti al fenomeno dello spopolamento. Una linea che Confcommercio Piemonte considera " equilibrata. E necessaria per evitare decisioni che, basandosi esclusivamente su parametri numerici, non tengano conto delle reali condizioni socio-economiche delle comunità locali". “La montanità non si misura solo con un algoritmo” « Non basta un algoritmo per certificare la “montanità” di un territorio» afferma Giuliano Viglione , presidente di Confcommercio Piemonte. «L’intervento dell’assessore Gallo ha permesso di ribadire l’importanza di non abbandonare al loro destino numerose aree del Piemonte. Caratterizzate da elementi di particolare fragilità, sulle quali è invece necessario continuare a investire con politiche di sviluppo socio-economico mirate». Viglione sottolinea come fenomeni quali " spopolamento, marginalità economica e desertificazione commerciale richiedano continuità negli interventi pubblici già avviati nel corso degli anni. È fondamentale – prosegue – mantenere nel tempo le misure di sostegno. A partire dalla promozione di uno sviluppo turistico sostenibile e integrato con il territorio. Fino alla valorizzazione di esperienze positive come le Botteghe dei Servizi promosse dalla Regione Piemonte». L’appello al Governo Confcommercio Piemonte auspica ora che il Governo accolga le osservazioni avanzate dal Piemonte. E proceda perciò a una revisione dei criteri di classificazione. «I parametri utilizzati – conclude Viglione – devono considerare non solo gli aspetti geografici, ma anche le reali fragilità dei territori. Escludere Comuni che presentano condizioni di marginalità analoghe a quelle delle aree di...