“Il femminile di Uguale”: gli scatti di Minasso a Palazzo Robellini
Dal 3 al 18 ottobre Enrico Minasso racconta nove storie di emancipazione femminile
ACQUI TERME – Dal 3 al 18 ottobre Palazzo Robellini ospiterà la mostra fotografica Il Femminile di Uguale – Nove Racconti a cura dell’artista Enrico Minasso.
«Più di una raccolta di scatti, Nove Racconti è una celebrazione delle donne, della loro resilienza e della costante lotta per il raggiungimento della parità di genere – spiegano gli organizzatori di Crescereinsieme – Gli scatti di Minasso, corredati dai testi di Maurizio Paganelli di Repubblica, accompagnano i visitatori in un viaggio alla scoperta delle storie di emancipazione di donne italiane, di donne africane emigrate in Piemonte e di donne kenyane. Le sue fotografie in bianco e nero permettono di affrontare stereotipi e pregiudizi culturali e di individuare elementi positivi che favoriscano l’empowerment femminile in entrambe le società, a Sud e a Nord del mondo».
«Oumou, Aminat, Maria, Rose, Florence, Beth, Lucrezia, Laure e le sorelle Rysper e Gladys sono donne che hanno vissuto situazioni di discriminazione, ma che sono riuscite a reagire con forza, tentando di abbattere gli ostacoli che la vita ha posto loro davanti: famiglie oppressive, disparità nell’accesso ai servizi sanitari, a un’educazione di qualità o ad opportunità lavorative – aggiungono da World Friends Onlus, partner del progetto – Un intreccio tra Italia e Africa, un ponte dal Piemonte al Kenya per raccontare con schiettezza e genuinità esperienze personali profonde e toccanti, affrontando consapevolmente gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda (SDGs) ONU 2030. Le protagoniste si raccontano e si emozionano di fronte all’obiettivo della fotocamera, condividendo la propria, mai scontata, versione della parità di genere».
Il progetto è finanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Piemonte e fa parte di “Frame, Voice, Report!” l’iniziativa promossa dal Consorzio Ong Piemontesi – COP che promuove la consapevolezza diffusa e condivisa sugli SDGs in Italia.
«Fil rouge della narrativa del progetto è la musica, linguaggio universale in grado di creare un ponte ideale tra le protagoniste. Ognuna ha cantato una canzone della propria vita: ninne-nanne, gospel, canti tradizionali. La musica ha aiutato ciascuna di loro a celebrare i momenti di gioia e a superare quelli più difficili. L’iniziativa ha visto la collaborazione del liceo musicale di Alessandria (Saluzzo-Plana) con il maestro Enrico Pesce e della scuola di musica, danza e teatro Banjuka di Nairobi (slum di Baba Dogo). Un altro incrocio tra Italia e Africa. Questa sinergia ha dato luogo al brano “Equality”, un canto corale per la parità di genere e vero e proprio inno de Il Femminile di Uguale» concludono gli organizzatori.