Anticamente era un aggregato di case, una delle quali detta “Palatium Novum che fino al Trecento ospitava alcuni uffici comunali: il Broletto (l’area in cui si svolgevano le assemblee cittadine) le prigioni e l’arsenale. L’edificio attuale, di forma neoclassica, è stato costruito a partire dal 1772 su disegno dell’architetto Giuseppe Caselli. Rimase incompleto per parecchi anni e solo nel 1830 il progetto fu completato dall’architetto Leopoldo Valizone. A metà Ottocento vennero eseguiti lavori di rimodernamento dell’annesso teatro che occupava il lato verso via Verdi. Il teatro è andato distrutto per i bombardamenti nel 1944. La riedificazione avvenuta nel dopoguerra, stilisticamente estranea al resto del fabbricato, è sede di uffici comunali. Da “Palatium Novum” è diventato Palazzo Rosso per il colore dei prospetti esterni verso la piazza. La facciata comprende portici al piano terreno, un piano ammezzato, un piano nobile e un altro piano ammezzato. Il tetto è mascherato da una struttura muraria sopraelevata nella parte centrale in cui si trovano i tre quadranti dei caratteristici orologi: il quadrante centrale segna le ore e i minuti, quello di sinistra riproduce la volta celeste e indica le fasi lunari, quello di destra ha la funzione di datario indicando il giorno e il mese. Nel timpano posto sopra il portone di accesso al Palazzo campeggia il simbolo della città : croce rossa su fondo bianco tra due grifoni rampanti e sormontata da una corona. Tra le zampe dei grifoni un cartiglio riporta il motto della città “DEPRIMIT ELATOS LEVAT ALEXANDRIA STRATOS”(Alessandria schiaccia i potenti, innalza gli umili). Il galletto che campeggia sopra le campane municipali proviene da Casale Monferrato, bottino di guerra sottratto nel 1215 nel corso di uno degli innumerevoli scontri con la città rivale.
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29 Dicembre 2025
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11:44
Confartigianato
Te la racconto io Alessandria: Palazzo Rosso
L'edificio attuale, di forma neoclassica, è stato costruito a partire dal 1772 su disegno dell'architetto Giuseppe Caselli. Solo nel 1830 il progetto fu completato dall'architetto Leopoldo Valizone