Odg in Regione: “La sanità termale sia aperta alla concorrenza”
Il consigliere Marco Protopapa ha depositato il testo elaborato insieme al consigliere provinciale Nicola De Angelis
TORINO – Il consigliere della Lega Marco Protopapa ha depositato in Regione un ordine del giorno per chiedere alla Giunta Cirio di interagire con il Governo per eliminare il regime di monopolio anche nell’ambito del termalismo sanitario.
«Voglio ringraziare Nicola De Angelis, attivo in prima persona per la stesura di un testo che ha come punto nodale la revisione della disciplina nazionale sulle concessioni termali sanitarie. Molti poli termali – dichiara Marco Protopapa – si trovano in situazioni di sostanziale monopolio, con un indebolimento delle capacità attrattive e della loro vocazione sia in termini turistici che sanitari. Con questo Odg intendo rafforzare l’attività regionale finora svolta sul tema del termalismo piemontese al fine di superare le criticità dell’attuale quadro normativo nazionale».
Il testo chiede alla Giunta regionale del Piemonte «di imprimere una svolta introducendo il tema della modifica della disciplina anche nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, in un confronto istituzionale con il Governo, le altre Regioni e le autonomie locali. Occorre sostenere iniziative e modelli di sviluppo orientati alla concorrenza, con il coinvolgimento attivo degli enti locali, all’innovazione, alla modernizzazione e alla sostenibilità».
“Più concorrenza per le necessità dei pazienti”
Lo stesso Odg sarà presentato anche in Provincia ad Alessandria da Nicola De Angelis: «Quando si parla di monopolio – commenta il consigliere provinciale – c’è sempre il rischio che la gestione d’impresa lasci a desiderare o non porti benefici al tessuto economico locale, come d’altronde sta avvenendo ad Acqui Terme da quasi dieci anni. Credo che di fronte a certi argomenti occorra essere uniti, al di là delle appartenenze politiche, come sta avvenendo in questo caso con il consigliere Protopapa. Alla Regione chiediamo di sollecitare il Governo affinché si affronti il problema del monopolio termale anche in ambito sanitario. Noi crediamo sia sbagliato a prescindere, perché in molti casi può andare a limitare la qualità del servizio offerto. Dare spazio alla concorrenza significa andare incontro alle necessità dei pazienti e dei loro percorsi di cura».