Casello di Predosa e variante di Strevi: incarico la fattibilità
Lo svincolo dell'autostrada
Economia
Edoardo Schettino  
11 Dicembre 2025
ore
09:19 Logo Newsguard
La svolta

Casello di Predosa e variante di Strevi: incarico la fattibilità

Gara d'appalto terminata

PREDOSA – C’è un passo importante nel complicato iter che deve portare alla definitiva realizzazione del casello di Predosa sull’A26 e alla variante di Strevi che colleghi più velocemente Acqui Terme. La Provincia di Alessandria ha infatti assegnato a Società Iniziative Nazionali Autostradali (Sina)l’incarico per la redazione del documento di fattibilità preliminare.

La selezione si è conclusa con la pubblicazione sull’albo pretorio dell’ente presieduto da Luigi Benzi. Il quadro economico conferma un’operazione complessivamente da 400 mila euro: il corrispettivo spettante per lo svolgimento dell’incarico incarico ammonta di conseguenza a 223 mila euro. Sina si occupa dello studio, progettazione e gestione di nuove opere nei settori della viabilità, delle telecomunicazioni, dei trasporti stradali e ferroviari ed infine nel settore dell’ingegneria della manutenzione delle infrastrutture di trasporto.

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La richiesta del territorio

La richiesta da parte del territorio di una nuova uscita sull’A26 in territorio di Predosa risale al novembre 2023. In quella fase sembravano esserci tutti i requisiti e le opportunità per arrivare presto a una conclusione positiva. A firmare l’istanza i sindaci di Predosa, Acqui e Ovada appoggiati dall’allora presidente della Provincia, Enrico Bussalino.

Numeri alla mano, il nuovo casello gioverebbe ai collegamenti dell’Acquese, porta del sito Unesco di Langhe Roero e Monferrato, alleggerirebbe la pressione sui caselli di Ovada e di Alessandria Sud, sgravando di traffico (soprattutto pesante verso le aree industriali) la città e Casal Cermelli, infine sarebbe una garanzia in fatto di comunicazioni durante le frequenti esondazioni dell’Orba.

 

Operazione cruciale

Del casello A26 a Predosa si parla da molti anni. Particolarmente interessati all’operazione i comuni di Acqui Terme e Ovada. Il centro termale spinge per avere finalmente la porta sulla viabilità principale attesa da anni. Ovada necessita di una svolta per alleggerire il peso del traffico in uscita dal casello di Belforte e in trasferimento verso le aree artigianali e industriali di Silvano, Tagliolo, Capriata e appunto Predosa.

Da più parti la realizzazione è stata definita strategica nel quadro dello sviluppo territoriale dei prossimi anni.

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