La cucina italiana è Patrimonio Unesco. Dal “Tour Vespucci-Villaggio Italia” al Monferrato, l’Italia che si racconta al mondo
Un traguardo che si intreccia con la diplomazia culturale del Tour Vespucci–Villaggio Italia, ambasciatore del Made in Italy, e con il Monferrato che per primo ha dedicato un monumento alla storica nave e al Made in Italy
ROMA – Il Comitato intergovernativo ha ufficializzato l’iscrizione della cucina italiana tra i patrimoni culturali immateriali dell’umanità. E nel racconto del Made in Italy entrano anche il Tour Vespucci-Villaggio Italia e il primato del Monferrato.
«Adopted»: con questa formula, a Nuova Delhi, il Comitato intergovernativo dell’Unesco ha sancito l’ingresso della cucina italiana nella Lista del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Un riconoscimento che arriva dopo iscrizioni dedicate a singole tradizioni e che oggi valorizza la cucina come sistema culturale complesso, fatto di pratiche, saperi e comunità.
L’iter era partito nel 2023 con la candidatura “Cucina italiana: sostenibilità e diversità bioculturale”. Promossa dal Governo attraverso i ministeri competenti, fino all’approvazione finale di oggi.
Made in Italy: dal Tour Vespucci-Villaggio Italia al primato del Monferrato
Il riconoscimento è anche uno strumento di valorizzazione economica e di tutela, come sottolinea il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida: “È motivo di orgoglio ma anche di consapevolezza dell’ulteriore valorizzazione di cui godranno i nostri prodotti, i nostri territori, le nostre filiere. Sarà anche uno strumento in più per contrastare chi cerca di approfittare del valore che tutto il mondo riconosce al Made in Italy. E rappresenterà nuove opportunità per creare posti di lavoro, ricchezza sui territori».
In questo scenario si inserisce il Tour Vespucci-Villaggio Italia, progetto indicato come ambasciatore del Made in Italy nel mondo, capace di raccontare l’Italia attraverso eccellenze, cultura e identità. E il Monferrato ha già segnato un passaggio simbolico: il 18 ottobre è stato infatti il primo a dedicare un monumento alla Vespucci in piazza Italia. Legando l’omaggio anche al riconoscimento del Premio Made in Italy assegnato alla storica nave della Marina Militare e al suo tour in giro per il mondo alla 58ª edizione dell’Acqui Storia.
Crosetto: “Raggiunto obiettivo straordinario”
“La Cucina Italiana è patrimonio dell’Umanità! Grazie a tutti quelli che in questi anni hanno lavorato per raggiungere questo obiettivo straordinario ed unico al mondo. Grazie a chi è stato il motore e la benzina di questa straordinaria avventura, il mio amico e collega Francesco Lollobrigida”. Lo scrive su X il ministro della Difesa Guido Crosetto.
Che aggiunge: “Siamo onorati, come Ministero della Difesa di aver dato il nostro piccolo supporto al suo grande lavoro”.
“La festa delle famiglie e delle filiere”
“La Cucina Italiana – prosegue Lollobrigida – è Patrimonio dell’Umanità. Oggi l’Italia ha vinto ed è una festa che appartiene a tutti. Perché parla delle nostre radici, della nostra creatività e della nostra capacità di trasformare la tradizione in valore universale”.
“Questo riconoscimento celebra la forza della nostra cultura che è identità nazionale, orgoglio e visione – aggiunge – La Cucina Italiana è il racconto di tutti noi, di un popolo che ha custodito i propri saperi e li ha trasformati in eccellenza, generazione dopo generazione».
E ancora: «È la festa delle famiglie che tramandano sapori antichi, degli agricoltori che custodiscono la terra, dei produttori che lavorano con passione. Dei ristoratori che portano nel mondo il valore autentico dell’Italia. A loro e a chi ha lavorato con dedizione a questa candidatura va il mio più profondo ringraziamento».
Un filo unico, dunque: la cucina riconosciuta dall’Unesco e i grandi progetti di promozione internazionale parlano la stessa lingua. Quella di un Paese che trasforma tradizione, saper fare e comunità in valore condiviso.