L’attacco di Act: “Perché sulla piscina Rapetti fa silenzio?”
La scorsa estate il legale di Act Consumatori ha inviato alcune Pec alle autorità competenti per focalizzare l’attenzione sulla condizione dello specchio d’acqua
ACQUI TERME – Massimo Antonucci, presidente di Act Consumatori, torna a tirare per la giacca il sindaco di Acqui Terme, Danilo Rapetti, in merito alle condizioni della piscina monumentale del quartiere Bagni.
«Da più di cinque anni – commenta Massimo Antonucci – la piscina versa in uno stato di abbandono che oltraggia i fasti del passato turistico acquese e minaccia la salute dei residenti. Nonostante i nostri ripetuti solleciti, però, il sindaco Danilo Rapetti non ha ancora risposto alle nostre domande».
Le indicazioni dell’Asl
La scorsa estate il legale di Act Consumatori, l’avvocato Federico Mangini, ha istruito un giro di comunicazioni Pec tra le autorità competenti per focalizzare l’attenzione sulla condizione dello specchio d’acqua. L’Azienda sanitaria locale di Alessandria, in risposta, ha sottolineato che il sito «versa in uno stato di abbandono, presenta alghe e fauna selvatica (rane); con un ecosistema assimilabile ad uno stagno».
L’Asl ha precisato di aver più volte effettuato controlli «mediante esame visivo» e trattamenti larvicidi su richiesta dell’amministrazione comunale. il Servizio dell’Asl ha anche precisato di ritenere opportuno, a tutela della salute pubblica, «che il Comune di Acqui Terme interpelli e si avvalga anche della collaborazione e competenza dell’Ipla, per indagini entomologiche e valutare il caso specifico della Piscina Monumentale al fine di procedere con la soluzione migliore da adottare».
«Il sindaco ci risponda»
Massimo Antonucci lancia nuovamente un appello al sindaco della città termale, «al quale chiediamo ancora di rispondere ai nostri quesiti. Domandiamo a Rapetti: perché nei rapporti con l’Asl l’interlocutore è solo il Comune e Alessandro Pater, proprietario del complesso e unico responsabile dello stato di abbandono del sito? Chi ha pagato e paga le verifiche ed i trattamenti effettuati dal Sisp dell’Asl Quali iniziative sono state intraprese dal Comune all’esito dell’esternazione delle preoccupazioni dell’Asl e, in particolare, sono state richieste analisi tecniche e scientifiche dell’Istituto per le piante e l’ambiente?».
Act Consumatori sta valutando con i legali la possibilità di presentare un esposto alla Procura della Repubblica: «Evidentemente – aggiunge Antonucci – il sindaco non ha a cuore la salute degli acquesi, altrimenti avrebbe fatto luce su quella che potrebbe diventare una pericolosa “bomba ecologica” nel cuore della città, condividendo gli esiti delle indagini coi cittadini».