Assegnato a Sina Spa lo studio per la bretella Strevi-Predosa
Sarà la società con sede a Milano a occuparsi del progetto di fattibilità del raccordo tra Strevi e la A26. Rapetti: «Presto un incontro a Roma»
ALESSANDRIA – La Provincia di Alessandria ha affidato il tanto atteso incarico per la stesura di uno studio preliminare per la definizione del tracciato della bretella Predosa- Strevi e la conseguente collocazione del nuovo casello sulla A26.
Per la gara di appalto – su base europea e a procedura aperta – sono pervenute quattro offerte su una base di partenza di 310mila euro. Ad aggiudicarsi il progetto per il punteggio più alto assegnato dalla commissione e l’offerta economicamente più vantaggiosa, pari a 223 mila euro, è stata Sina Spa (Società Iniziative Nazionali Autostradali), azienda con sede a Milano ma con uffici amministrativi a Tortona e laboratorio prove a Rivalta Scrivia.
Da procedura, ora gli altri partecipanti alla gara hanno un mese di tempo per presentare eventuale ricorso, arco temporale al termine del quale Sina Spa avrà 180 giorni (quindi entro giugno 2026) per completare e poi presentare agli uffici tecnici della Provincia lo studio di fattibilità. Il piano progettuale dovrà definire il percorso di collegamento tra il casello sull’Autostrada 26 e l’Acquese con punto di raccordo nel territorio comunale di Strevi. Per l’area in cui dovrebbe sorgere lo svincolo negli ultimi tempi si è fatta largo l’ipotesi della zona industriale di Predosa.
«Tra Sezzadio e Predosa»
Uno step procedurale che segna senza dubbio una svolta dal punto di vista operativo per un’infrastruttura di cui in tutta l’area del Basso Piemonte si parla sin dagli anni ’80. Un annuncio che era atteso da tempo dal sindaco di Acqui Terme Danilo Rapetti, che da almeno un paio d’anni sulla bretella Predosa- Strevi ha le idee chiare: «Il fatto che la Provincia abbia aggiudicato lo studio di fattibilità è un cambio di passo molto importante. Come ho già avuto modo di sottolineare, servirà un tracciato che sia il più possibile lineare per favorire tempi di percorrenza ridotti».
Il primo cittadino acquese è già al lavoro per organizzare un incontro a Roma per farsi portavoce degli interessi e delle priorità della città termale. «Per rendere il nuovo casello il più possibile funzionale – commenta Rapetti – sarebbe opportuna un’ubicazione non troppo lontana da Acqui. L’area tra Sezzadio e Predosa sarebbe l’ideale in questo senso, anche perché crediamo che su quel tipo di tracciato non ci sarebbero significativi ostacoli progettuali».
Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere regionale della Lega, Marco Protopapa: «Occorre un tracciato che rispetti i canoni di fruibilità e di ottimizzazione economica dell’opera. Per aumentare le sue potenzialità sono convinto che il casello debba essere collocato tra Sezzadio e Predosa».