La nuova Cattedrale dei Santi Pietro e Marco sita in Piazza Giovanni XXIII, Alessandria AL, meglio conosciuta come il Duomo di Alessandria, è stata edificata in sostituzione di quella antica demolita nel 1803 da Napoleone per fare posto a una Piazza d’Armi in cui far sfilare le sue truppe. Nel 1805, su richiesta della popolazione, un decreto napoleonico destina al massimo tempio alessandrino l’area in precedenza occupata dall’ex chiesa di San Marco. I lavori di restauro e di ampliamento sono affidati all’architetto Cristoforo Valizone.
La nuova Cattedrale è solennemente inaugurata il 1° ottobre 1810 e consacrata a San Pietro. Nel 1899 su progetto dell’ingegnere Giuseppe Boidi Trotti inizia la costruzione del campanile che, nonostante le diverse interruzioni, è completato nel 1922. Di gusto eclettico, come l’intero complesso religioso, si impone per la sua altezza (106 metri) che lo colloca al secondo posto in Italia. Negli anni a venire la chiesa, a croce latina divisa in tre navate, subisce più interventi e oggi è il luogo di culto più ampio della città. All’interno sono conservate due opere del Moncalvo (1568 – 1625) di grandi dimensioni nei due locali della sacrestia capitolare.
Realizzate tra il 1613 e il 1616 rappresentano Storie della Vergine (lo Sposalizio della Vergine e la Dormitio Virginis). Nel locale attiguo è custodita una preziosa Annunciazione. Alle pareti della cappella dell’Immacolata (la seconda sul lato sinistro) sono esposti quattro dipinti più piccoli che raffigurano la Presentazione di Maria al tempio, la Presentazione di Gesù al tempio, la Visitazione e la Fuga in Egitto. Tutti dipinti che raccontano episodi dei Vangeli, con un linguaggio naturalistico, semplice e didascalico, adatto a corrispondere all’esigenza di diffondere l’ortodossia cattolica contro l’eresia protestante.
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