Copie di reperti in 3d per i visitatori non vedenti del Civico Museo
Società
Alessandro Francini  
1 Novembre 2025
ore
16:20 Logo Newsguard
Acqui Terme

Copie di reperti in 3d per i visitatori non vedenti del Civico Museo

"Vedere con le mani" è in progetto realizzato dagli studenti del Liceo Artistico Parodi «per garantire l’inclusività nella fruizione del patrimonio culturale locale»

ACQUI TERME – Mercoledì 29 ottobre all’Istituto “Parodi” si è conclusa la prima fase di un progetto ambizioso, dall’importante risvolto sociale e all’insegna della promozione turistica.

Il titolo dell’iniziativa, “Vedere con le mani”, sintetizza con efficacia le linee guida del lavoro condotto dagli studenti del Liceo Artistico, che hanno realizzato copie tridimensionali di alcuni reperti del Museo archeologico, così da consentirne la fruizione anche ai non vedenti attraverso la dimensione tattile.

Alla presentazione delle opere hanno partecipato il sindaco di Acqui, Danilo Rapetti, e l’assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Michele Gallizzi. La dirigente scolastica Silvia Miraglia ha sottolineato l’aspetto più qualificante del progetto, «ovvero garantire l’inclusività nella fruizione del patrimonio culturale, al fine di renderne possibile l’accesso e la comprensione a tutte le categorie di cittadini, in modo particolare a quelle deboli o fisicamente svantaggiate».

La collaborazione tra l’istituto e il museo

Le copie dei reperti scelti tra il vasto patrimonio archeologico conservato al Civico Museo di Acqui Terme sono state realizzate con gli scanner e le stampanti 3d (una a filo caldo e una a polvere) in dotazione all’Istituto Parodi. «È un piacere partecipare alla trasformazione che il Museo Archeologico sta attuando rispetto all’apparato di comunicazione con gli utenti. L’obiettivo è la ricerca della massima inclusività anche attraverso la collaborazione con diverse associazioni locali, tra cui anche quella dei non vedenti», ha dichiarato Serena Abello, docente curatrice del progetto.

Il conservatore del Civico Museo, Germano Leporati, intervenuto per la consegna ufficiale degli oggetti 3D e per un incontro formativo con gli studenti del liceo, fornisce ulteriori dettagli: «Il progetto, in cui abbiamo coinvolto le ragazze e i ragazzi del “Parodi” si è inserito in questa ultima fase grazie all’uso delle strumentazioni già presenti nell’Istituto, che hanno garantito risultati interessanti. L’esperienza ha mostrato agli studenti il percorso di acquisizione e renderizzazione eseguito dalla ditta esterna e li ha coinvolti in prima persona nelle fasi finali della realizzazione degli oggetti tridimensionali».

«Gli studenti – sottolinea la professoressa Abello – hanno vissuto momenti laboratoriali intensi e formativi, legati a possibili sviluppi professionali nell’ambito della valorizzazione dei beni culturali. Da tempo i nostri laboratori, soprattutto dell’indirizzo di Architettura e ambiente, hanno ampliato le strumentazioni tecnologiche in uso, alla ricerca di un aggiornamento dell’offerta formativa che si delinea potenzialmente di ottimo livello».

 

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione