Mobilità sostenibile: “Ad Acqui servono aree di ricarica veloce”
L’assessore Pasqualino e il consigliere De Angelis lavoreranno insieme per implementare la rete di alimentazione elettrica. «Fondamentale la Cer»
ACQUI TERME – Acqui punta sulla mobilità sostenibile e lo fa con una sinergia “trasversale” tra l’assessore comunale Mario Pasqualino e Nicola De Angelis, consigliere del gruppo indipendente LiberAcqui.
«L’obiettivo – commenta il consigliere Nicola De Angelis è rispondere in modo concreto alle esigenze dei cittadini, migliorare la qualità dei servizi pubblici e al tempo stesso sostenere il fabbisogno turistico-ambientale della città, orientando l’azione amministrativa verso una mobilità realmente sostenibile e pienamente integrata con le nuove sfide energetiche».
«Un servizio moderno»
Il nuovo piano urbano a cui stanno lavorando l’assessore Pasqualino e il consigliere De Angelis dovrebbe concretizzarsi con un’implementazione della rete di ricarica dei mezzi elettrici già presente in città, «che al momento risulta insufficiente per soddisfare la domanda di ricarica rapida sia dei turisti sia dei residenti, soprattutto nei periodi di maggiore affluenza. Il potenziamento delle colonnine Hpc (High Power Charging) non rappresenta solo un investimento in tecnologia ma significa garantire tempi di ricarica ridotti e offrire ai visitatori un servizio moderno, comodo e perfettamente in linea con gli standard europei di accoglienza», osserva Nicola De Angelis.
Un elemento chiave del progetto sarà l’integrazione tra la rete di ricarica elettrica e la nuova Comunità Energetica Rinnovabile (Cer) che sta per essere attivata in città. «Integrare la rete di ricarica Hpc nella Cer – aggiunge il consigliere di LiberAcqui – significherebbe non solo ridurre i costi energetici e migliorare l’efficienza complessiva, ma anche trasformare Acqui in un modello di ecocompatibilità, in cui l’energia pulita alimenta la mobilità sostenibile con ricadute economiche positive per la comunità». Nella fase iniziale l’obiettivo minimo è l’installazione «di almeno cinque o sei colonnine a ricarica veloce».
«Sfrutteremo i bandi»
Per far sì che i buoni propositi diventino fatti concreti, tuttavia, c’è bisogno di fondi. «Con l’assessore Pasqualino lavoreremo per candidare il Comune ai principali bandi Pnrr, del Gestore Servizi Energetici e dell’Ue attualmente aperti o in corso di attivazione, tra cui l’Investimento 4.3 del Pnrr, che finanzia la realizzazione di infrastrutture di ricarica nei centri urbani con contributi fino al 40%, e le linee di finanziamento europee dedicate alle infrastrutture di ricarica veloce nei nodi urbani».
Verranno inoltre avviati tavoli tecnici con operatori pubblici e privati per individuare aree strategiche per l’installazione delle nuove colonnine – come parcheggi di attestamento, aree termali e poli ricettivi – e per definire modalità di concessione e cofinanziamento «che minimizzino l’impatto economico sul bilancio comunale».