Nuova Cer Acqui: i pannelli sulle tribune dell’Ottolenghi
Gli impianti verranno installati entro fine anno. Dalla Provincia si attende il via libera per gli istituti superiori
ACQUI TERME – A un anno dalla presentazione ufficiale della nuova Comunità Energetica Rinnovabile di Acqui Terme l’amministrazione comunale sta per definire le ultime procedure in vista del definitivo via libera all’installazione dei pannelli sui tetti degli edifici designati, proprietà del Comune e della Provincia.
A ottobre del 2024 Green Wolf Cer Srl si è aggiudicata la gestione della rete con un piano economico complessivo da oltre 4 milioni di euro. A differenza di quanto previsto inizialmente, però, tra gli immobili destinati a ospitare gli impianti a energia solare esce di scena il centro sportivo Mombarone, che verrà rimpiazzato dalle tribune dello stadio Ottolenghi.
«Abbiamo preso questa decisione – spiega Mario Pasqualino, assessore all’Ambiente e all’Economia – perché sui tetti di Mombarone servono alcuni lavori di manutenzione. Le criticità sono emerse in occasione degli ultimi interventi di restyling. Lo stadio Ottolenghi ci è parsa l’alternativa migliore».
Pronto un “piano B”
L’ex caserma Rosati (attuale bocciofila) e l’ex Tribunale di salita San Guido sono gli altri due edifici di cui Palazzo Levi è proprietario su cui verranno posizionati i nuovi impianti fotovoltaici. L’installazione del pannelli, assicura l’assessore comunale all’Ambiente, prenderà il via entro fine anno.
Il 30 novembre scadrebbero i termini per la presentazione delle domande per ottenere i contributi Pnrr (a fondo perduto fino al 40%) nell’ambito delle Comunità Energetiche Rinnovabili, ma sembra sempre più probabile una proroga fino a marzo 2026.
Per l’utilizzo dei tetti degli istituti superiori ‘Levi Montalcini’ e ‘Parodi’ deve ancora arrivare l’ok della Provincia, l’ente con cui il Comune di Acqui ha sottoscritto l’accordo quadro per la nuova Cer. «Abbiamo incontrato i tecnici della Provincia, che a breve ci daranno una risposta in merito alla disponibilità dei due edifici (concordati con la precedente presidenza, ndr). Nel caso si rendesse necessario abbiamo già opzionato gli immobili che, eventualmente, sostituirebbero i due istituti superiori, ovvero l’ex caserma Battisti e l’asilo nido comunale ‘Aldo Moro’».