«I cinghiali sono troppi»: Coldiretti chiede misure più drastiche”
Economia
Redazione  
11 Ottobre 2025
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16:00 Logo Newsguard
L’allarme

«I cinghiali sono troppi»: Coldiretti chiede misure più drastiche”

Filiera suinicola a rischio: «Aumentano i danni e le criticità, serve depopolamento urgente»

ALESSANDRIA – «I cinghiali sono troppi e rappresentano un pericolo crescente per le coltivazioni, la sicurezza e la sanità animale».

È questo il grido d’allarme lanciato da Coldiretti Piemonte nel corso di un incontro con il commissario straordinario alla peste suina africana, Giovanni Filippini, tenutosi il 10 ottobre nella sede regionale dell’associazione, alla presenza della consulta suinicola, dei vertici Coldiretti provinciali e di numerosi imprenditori del comparto.

«Cinghiali: depopolamento urgente per salvare il settore»

Durante la riunione, è emersa con chiarezza l’urgenza di incrementare il depopolamento dei cinghiali, la cui presenza sul territorio resta «troppo elevata». Una sovrappopolazione che genera danni ingenti alle colture, con ripercussioni economiche rilevanti per le imprese agricole, già provate da anni di restrizioni dovute alla diffusione della peste suina africana.

«Non possiamo abbassare la guardia sulla PSA né dimenticarci dei danni che i cinghiali continuano a provocare – ha dichiarato Mauro Bianco, presidente di Coldiretti Alessandria –. Solo nel 2024 i danni ammontano a 4 milioni e mezzo di euro, in crescita rispetto all’anno precedente».

Il comparto suinicolo piemontese rappresenta una delle filiere più strategiche a livello regionale e nazionale. Conta circa 3.000 aziende, un fatturato di 400 milioni di euro e 1,2 milioni di capi destinati principalmente alle DOP italiane come Prosciutto di Parma e San Daniele. Solo in provincia di Alessandria si contano 400 stalle per un totale di 35.000 capi.

Il direttore di Coldiretti Alessandria, Roberto Bianco, ha evidenziato come il contesto internazionale richieda un’agricoltura «forte, autonoma e sostenibile»: «Questo obiettivo passa anche attraverso l’eradicazione della peste suina e la drastica riduzione del numero dei cinghiali».

Coldiretti ha riconosciuto i risultati ottenuti finora dalla strategia sanitaria del commissario Filippini, che ha permesso l’allentamento di alcune restrizioni e restituito fiducia agli allevatori. Tuttavia, resta forte la richiesta di azioni più incisive e coordinate da parte delle istituzioni per evitare che l’attuale emergenza si trasformi in crisi strutturale per tutto il comparto.

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