Funghi spontanei: regole per una raccolta e un consumo sicuri
In Piemonte attivi i centri di controllo micologico dell’Asl: servizio gratuito per verificare la commestibilità dei funghi raccolti
ALESSANDRIA – Con l’arrivo dell’autunno torna la stagione dei funghi, un alimento prelibato ma potenzialmente pericoloso se raccolto o consumato senza le dovute cautele. Ogni anno si registrano decine di casi di avvelenamento, spesso dovuti alla mancata verifica della commestibilità, alla raccolta in aree inquinate o a una preparazione scorretta.
Per prevenire ogni rischio, la Regione Piemonte invita i cittadini a rivolgersi ai Centri di Controllo Micologico delle Asl. Dove esperti micologi offrono gratuitamente un servizio di verifica e identificazione dei funghi raccolti o ricevuti in regalo.
Come raccogliere i funghi in sicurezza
Per evitare errori e danni all’ambiente, la raccolta deve rispettare alcune regole fondamentali:
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Raccogliere esemplari interi, completi di gambo e cappello.
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Prediligere funghi giovani e sani.
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Utilizzare cesti rigidi e aerati, mai sacchetti di plastica, per consentire la diffusione delle spore.
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Evitare strumenti che possano danneggiare il suolo o il micelio.
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Non distruggere i funghi velenosi: fanno parte dell’ecosistema.
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Rispettare i limiti stabiliti dalla Legge regionale 32/1982, con un massimo di 3 kg al giorno per persona.
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Vietata la raccolta dell’Amanita cesarea allo stato di ovolo chiuso.
Falsi miti da sfatare
Persistono credenze pericolose sulla commestibilità dei funghi. Non è vero che:
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Tutti i funghi con tubuli o pori siano commestibili.
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Quelli con lamelle siano velenosi.
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Se un fungo è stato mangiato da lumache, allora è sicuro.
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Il viraggio di colore al taglio indichi tossicità.
Non esiste alcun metodo empirico per distinguere un fungo buono da uno velenoso. Solo un micologo qualificato può garantire la sicurezza.
Rischi e contaminazioni ambientali
Anche i funghi commestibili possono contenere metalli pesanti, fitosanitari o radionuclidi se crescono in aree inquinate. È dunque sconsigliato raccoglierli vicino a strade trafficate, industrie o discariche.
Consigli per il consumo sicuro
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Conservare i funghi in frigorifero e consumarli entro due giorni.
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Cuocerli sempre accuratamente.
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I chiodini (Armillaria) devono essere pre-bolliti 15-20 minuti e l’acqua di cottura va eliminata.
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Evitare il consumo per bambini, donne in gravidanza o allattamento e persone con problemi di salute.
I Centri Micologici delle Asl piemontesi sono a disposizione di tutti i cittadini per controllare gratuitamente i funghi raccolti. È sufficiente presentare alcuni esemplari integri per la verifica.
Gli indirizzi e gli orari dei centri sono consultabili sui siti web delle singole Asl provinciali.