Per Montestregone il Comune di Acqui cerca nuovi fondi
Un piano progettuale da 2,5 milioni per altri interventi lungo il versante collinare alla periferia di Acqui
ACQUI TERME – Una proposta progettuale del valore di 2 milioni e 496 mila euro per partecipare al bando del Ministero dell’Interno che assegna contributi per il triennio 2026-2028 «per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio».
È quanto approvato nei giorni scorsi dalla giunta comunale di Acqui Terme per una corposa opera di messa di sicurezza del versante settentrionale di passeggiata Montestregone.
La frana del 2019
A novembre 2019 lungo la strada collinare che collega Acqui con regione Scaragli, nel comune di Visone, si verificò una frana che causò il crollo della carreggiata per alcune decine di metri. A inizio del 2021 la Giunta Lucchini ha portato a termine un intervento per il ripristino del piano viabile e per la regimazione delle acque meteoriche.
Per il monitoraggio del versante settentrionale di Montestregone nel 2012 sono state posizionate cinque colonne automatiche multiparametriche Dms corredate da unità di controllo e teletrasmissione dati installate in altrettanti fori di sondaggio. Nel 2023 il Comune ha integrato la rete con altre sei colonnine di ultima generazione collegate a due semafori e avvisatori acustici che, in caso di cedimento, hanno lo scopo di interdire il traffico lungo la Strada Statale 456 tra il km 49+300 ed il km 49+600. «Questi dispositivi – spiega Alessandro Lelli, vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici – sono anche in grado di distinguere la reale entità delle vibrazioni percepite, che potrebbero avere origine da altri fenomeni non riconducibili a effettivi movimenti del terreno».
«Sarebbe un primo passo»
Nonostante i lavori già realizzati, a oggi restano situazioni di criticità che hanno portato alla revoca dell’abitabilità di alcuni edifici posti a valle del settore occidentale lungo la provinciale per Visone, «motivo per cui si rende necessaria la programmazione di ulteriori lavori di prevenzione e messa in sicurezza, al fine di ridurre in modo considerevole il rischio».
«Se avremo accesso ai fondi del Ministero – osserva il vice sindaco – potremo dare il via a una prima serie di interventi di consolidamento del versante, con nuove palificazioni e muri di contenimento. Ovviamente si tratterebbe solo di un primo passo, perché per la messa in sicurezza di tutto il versante fino ai confini con Visone occorrono cifre ben più consistenti, che proveremo a ottenere tramite altri bandi».