Sonego ad Acqui per Stand by Me: “La Davis è la vittoria più bella”
Società, Sport
Alessandro Francini  
6 Settembre 2025
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12:38 Logo Newsguard
Acqui Terme

Sonego ad Acqui per Stand by Me: “La Davis è la vittoria più bella”

Venerdì sera l'evento benefico organizzato da Massimo Pivotti: ospite d'eccezione - di ritorno dagli Us Open - il numero 44 del ranking Atp

ACQUI TERME – Davvero in tanti, tra acquesi e non, nella serata di ieri, venerdì 5, hanno accolto e salutato il tennista torinese Lorenzo Sonego nell’incontro organizzato dall’associazione Stand By Me Onlus di Massimo Pivotti. 

Prima della cena benefica con raccolta di fondi per l’acquisto di un Fiat Doblò con allestimento per il trasporto disabili da destinare alla Croce Rossa di Acqui Terme, l’attuale numero 44 della classifica mondiale – con un 21° posto come “best ranking” – ha dialogato per circa un’ora e mezza con Filippo Grassia e Massimo Prosperi, rispondendo alle domande dei due giornalisti sportivi e a quelle del folto pubblico presente nel salone della Caritas in via Cassino 27.

Per l’occasione, ospiti d’eccezione dell’evento benefico l’ex stella del calcio mondiale degli anni ’60 e ’70 José Altafini e il giornalista sportivo (nonché grande tifoso del Milan) Carlo Pellegatti.

“A un certo punto ho preferito il tennis al calcio”

Lorenzo Sonego – accompagnato dalla compagna e dal manager Corrado Tschabuschnig – è tornato pochi giorni fa da New York, reduce dall’eliminazione al primo turno degli Us Open nel match che fino al tie break del quinto set lo ha visto impegnato contro l’australiano Schoolkate. Uno Slam finora “maledetto” per Sonego, che sul cemento della Grande Mela non ha mai superato la seconda settimana. «Effettivamente agli Us Open faccio sempre un po’ di fatica – ha ammesso il tennista torinese – perché è una superficie più “lenta” rispetto ad altre dello stesso genere, che poco si adatta alle mie caratteristiche. Quella con Schoolkate è stata una partita strana, molto lunga, ma secondo me giocata bene. Insomma, va bene così…».

Una carriera sportiva iniziata con il calcio nelle giovanili del Torino – squadra di cui è grande tifoso – ma poi definitivamente sbocciata con il tennis, sport di cui il papà è appassionato. «Fino ai 12-13 anni giocavo sia a calcio che a tennis, poi ho dovuto scegliere. Con la racchetta in mano – ammette Sonego – mi sentivo più a mio agio, essendo fisicamente più portato e poco avvezzo al contatto fisico». A 18 anni le prime vittorie nei Challeger,  «da lì ho capito che avrei potuto fare questo sport in maniera professionale. Il segreto? Bisogna sapere investire su strutture e allenatore, scegliere i tornei giusti, anche andando lontano dall’Italia. Per puntare in alto, però, è anche importante avere sponsor e manager che ti sostengono nel modo migliore».

Sinner e la Davis

Inevitabile, poi, qualche domanda sull’amico Jannik Sinner : «L’ho incontrato per la prima volta diversi anni fa al torneo di Halle. Per lui era il debutto sull’erba. Jannik è un ragazzo davvero molto simpatico, anche se da fuori può non sembrare. Super divertente, anche un po’ per il suo mix tra italiano e tedesco su cui a volte lo prendiamo un po’ in giro. In campo non fa trasparire le sue emozioni, ma fuori è molto diverso».

Sinner, Berrettini. Sonego. Musetti, Cobolli, Darderi, una nuova generazione di fenomeni azzurri della racchetta sbocciata poco alla volta ma allo stesso tempo in maniera prorompente. «Il via a questa nuova fase del tennis italiano lo ha dato Cecchinato con la semifinale ai Roland Garros, poi pian piano siamo venuti fuori tutti».
Una crescita che ha portato dritta-dritta all’ambita insalatiera. «Abbiamo vissuto grandi emozioni – sottolinea Lorenzo Sonego – anche perché siamo tutti amici ed erano molti anni che l’Italia non vinceva la Davis. Tutto il percorso è stato duro. La prima col Canada, ma dal Cile in poi è cambiato tutto. Ci siamo qualificati e da lì abbiamo preso fiducia. Jannik giocava in maniera incredibile, ci siamo fatti trasportare da lui. È stata una grande soddisfazione».

Tra stupore e sorrisi è stata poi “svelata” – per chi ancora non ne fosse stato a conoscenza – l’altra passione di Lorenzo Sonego: la musica. Nel 2021 insieme all’amico Edoardo Pepe ha infatti pubblicato online il brano “Un solo secondo”. «Con Edoardo siamo amici da sempre. Sin da ragazzini ogni tanto ci divertiamo a comporre qualche brano, ma fa quasi tutto lui. Questa canzone è nata un po’ per gioco, ci siamo divertiti a fare qualcosa insieme, tanto per fare qualcosa di diverso».

Nel 2026 con Uspidalet

Sul finire dell’incontro Massimo Pivotti di Stand by me Onlus e il presidente di Uspidalet, Bruno Lulani, hanno annunciato una nuova collaborazione a partire dal 2026 per l’acquisto di un macchinario per la risonanza magnetica del valore di 1 milione e 200 mila euro da destinare all’Ospedale Infantile di Alessandria.

Il Toro Club di Acqui Terme, rappresentato dal suo presidente Alessandro Vacca (anche sindaco di Morbello) ha poi omaggiato il “granata” Lorenzo Sonego con una sciarpa del Torino e una serigrafia della Bollente di Acqui Terme.

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