Piscine di Cassine: “Danni ingenti, ma il prossimo anno riapriremo”
Nell'impianto invaso da acqua e fango sono ancora in corso le operazioni di pulizia e ripristino. "Ci rialzeremo"
CASSINE – La pompa idrovora del coordinamento provinciale di Protezione Civile ha impiegato diverse ore per svuotare le vasche ricolme di liquame e terriccio. Sono andati avanti fin dopo la mezzanotte le operazioni di pulizia e rimozione di fango e detriti alle piscine di Cassine, in buona parte allagate dopo le forti piogge cadute nel primo pomeriggio di giovedì.
«È successo tutto nel giro di un paio di ore», racconta Cristiano Fuscaldo, gestore dell’impianto cassinese. In questi giorni stiamo facendo la conta dei danni, che sicuramente saranno ingenti».
Il fiume d’acqua e fango tracimato dal vicino rio Bicogno in località Valdanzano ha raggiunto l’area delle piscine, a un livello inferiore rispetto al piano stradale, arrivando a sommergere anche gli impianti di ricircolo e filtraggio. «Dobbiamo capire che tipo di guasti si sono verificati – commenta Fuscaldo – ma comunque sia voglio rassicurare tutti: a maggio del prossimo anno la piscina riaprirà regolarmente, su questo non ci sono dubbi».
Un episodio simile era già capitato nove anni fa. Nei pressi della piscina sono stati allagati anche i cortili e i piani inferiori di alcune abitazioni.
«Nei mesi scorsi – commenta Gianni Gotta, vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici – siamo intervenuti con un’accurata pulizia del rio Bicogno. Purtroppo, però, l’alveo non è riuscito a contenere la grande quantità di pioggia caduta in pochissimo tempo. L’impeto del corso d’acqua ha trovato ostacolo in una passerella nei pressi del cimitero, causando l’esondazione che poi ha raggiunto le piscine e alcune abitazioni della zona. Posso assicurare che in termini di prevenzione abbiamo fatto il possibile, ma di fronte a certi fenomeni cosi estremi a volte non basta neanche questo».