Omaggio a Enrico Paulucci con una mostra a Palazzo Robellini
San Michele di Pagana, quadro del 1932 di Enrico Paulucci
Cultura
Giulia Bocchio  
30 Agosto 2025
ore
11:03 Logo Newsguard
Acqui Terme

Omaggio a Enrico Paulucci con una mostra a Palazzo Robellini

Oggi, sabato 30, alle 18.30 l'inaugurazione dell'esposizione dedicata a uno dei maestri della grafica e protagonista della pittura italiana del Novecento

ACQUI TERME – Nelle eleganti sale di Palazzo Robellini ad Acqui Terme, da domani, domenica 31 agosto fino al 12 ottobre sarà ospitata una grande mostra dedicata a Enrico Paulucci, maestro della grafica e protagonista della pittura italiana del Novecento.

L’esposizione, curata da Adriano Benzi e Rosalba Dolermo, è a ingresso libero e resterà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 (chiusura il lunedì). Linaugurazione è in programma oggi, sabato 30 agosto, alle ore 18.30, un’occasione per riscoprire l’opera di un artista che ha saputo intrecciare sensibilità e innovazione.

Maestro del Novecento

Figlio del generale marchese Paolo Paulucci Delle Roncole e di Amalia Mondo, originaria di Montegrosso d’Asti, Enrico Paulucci si trasferì giovanissimo a Torino, dove compì studi classici e conseguì la laurea in scienze economiche e in legge. Già durante il liceo manifestò una chiara inclinazione per la pittura, che coltivò parallelamente agli studi universitari esponendo nelle prime collettive locali e avvicinandosi, per un breve periodo, al movimento futurista. Negli anni 1927-1928 entrò in contatto con i pittori torinesi più noti e instaurò rapporti di amicizia con Felice Casorati, nonché con critici e intellettuali come Lionello Venturi ed Edoardo Persico.

Fondamentale fu il viaggio a Parigi del 1928, che gli permise di confrontarsi con le avanguardie europee e di approfondire l’eredità dell’Impressionismo e delle ricerche di Picasso, Matisse, e Braque. Queste influenze, filtrate da un gusto personale e da una cifra poetica originale, segnarono in modo decisivo la sua carriera. La mostra, sostenuta dal Rotary Club, dalla città e da diverse associazioni culturali, non si limita a celebrare un protagonista del secolo scorso, ma offre l’occasione di avvicinarsi a un percorso creativo che unisce rigore e libertà. Un catalogo accompagna l’esposizione, rendendo accessibile il patrimonio di un artista che seppe coniugare cultura internazionale

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