Nido comunale esternalizzato: c’è una manifestazione d’interesse
A partire da settembre il sito comunale sarà gestito da un’impresa esterna. La minoranza: «È la strada più breve, ma non è detto sia quella giusta»
ACQUI TERME – Lo scorso 31 luglio in Consiglio comunale è stata approvata l’esternalizzazione a partire dall’1 settembre della gestione dell’asilo nido comunale ‘Il giardino di Peter Pan’ di Acqui Terme.
«Una decisione divenuta non più rimandabile – spiega Michele Gallizzi, neo assessore alla Pubblica istruzione – per tutta una serie di fattori, anche in considerazione della situazione abbastanza critica delle casse comunali. Ad Acqui abbiamo tre strutture a gestione privata con 55 bambini iscritti, mentre l’asilo comunale oggi ne conta 24. A tutto ciò si aggiunge una significativa contrazione di circa il 30% della natalità. Una soluzione dolorosa, ma alle attuali condizioni purtroppo inevitabile».
«Rette invariate»
Considerati l’urgenza e il poco tempo a disposizione solo per l’anno scolastico 20252026 la gestione dell’asilo nido verrà assegnata in modo diretto con appalto del servizio. Il prossimo anno, invece, si procederà con un bando pubblico. Alla data di scadenza di martedì 19 è pervenuta agli uffici tecnici comunali un’unica manifestazione di interesse, a cui seguirà la presentazione di un piano economico da parte del soggetto interessato relativo ai costi di gestione del servizio. La proposta è al vaglio del Comune, che procederà con l’affidamento definitivo entro l’1 settembre. Le rette, assicurano da Palazzo Levi, resteranno invariate. Saranno garantite, inoltre, la permanenza e la non trasferibilità ad altra sede delle operatrici e del personale già in essere «con il mantenimento degli stessi livelli retributivi», aggiunge Michele Gallizzi.
A fronte dell’impossibilità da parte del nuovo gestore di alterare le tariffe delle rette e al fine di garantire la sostenibilità economica del servizio il Comune contribuirà alla copertura parziale delle spese di gestione con una somma complessiva di circa 70mila euro annui.
«Certe decisioni non si prendono a luglio»
Una decisione che solleva polemiche tra l’opposizione. «L’amministrazione precedente di cui ho fatto parte – ha commentato Elena Trentini de ’La nostra Acqui’ – aveva deciso di mantenere la gestione del nido comunale per convinzione politica. Non ritenevamo di dover arretrare rispetto a quello che è un compito di un ente pubblico. L’esternalizzazione è una scelta che non dà spazio a ripensamenti. In questo modo si percorre la strada più semplice, che però non è detto sia anche la migliore».
Alle considerazioni della consigliera Trentini si aggiungono quelle di Carlo De Lorenzi, capogruppo del Pd, che punta il dito sulle tempistiche della giunta: «Presentare questa decisione al 31 luglio ritengo sia molto grave. Questa è una responsabilità politica di chi mette sempre all’ultimo posto certe problematiche. Avremmo dovuto discutere dell’esternalizzazione dell’asilo già a febbraio, tanto è vero che ora non ci sono i tempi tecnici per redigere un bando per la concessione, dovendo quindi rimediare con un appalto di servizio di un solo anno».