Nuove difese spondali a Ponti, via ai lavori: “Stop allagamenti”
Un intervento del valore di circa 70mila euro che riguarda circa 50 metri di sponda resi inefficaci dalle ondate di piena del 27 ottobre e 17 aprile scorsi
PONTI – Inizieranno entro pochi giorni i lavori di ripristino e consolidamento delle difese spondali lungo l’ansa del fiume Bormida che lambisce il centro abitato di Ponti.
Un intervento per il quale il Comune ha ottenuto un contributo regionale di 70mila euro e che riguarderà circa 50 metri di sponda resi inefficaci dalle ondate di piena del 27 ottobre e 17 aprile scorsi. Un’opera di primaria importanza per scongiurare il rischio di nuovi allagamenti nell’area compresa tra il campo sportivo e il capannone agricolo in via Carlo Alberto, nell’area sud-ovest del centro abitato.
«Più alto di almeno 60 cm»
«Quando piove molto – spiega l’architetto Stefano Zoanelli, responsabile del servizio tecnico per i comuni dell’Unione montana Suol d’Aleramo – in quel particolare punto del corso d’acqua la situazione tende a diventare critica con grande facilità anche a causa della confluenza con il rio Brasco. Le ultime due esondazioni hanno indebolito la massicciata, compromettendone l’efficacia in caso di nuovi innalzamenti del fiume».
L’altezza dell’argine verrà incrementata di circa 60 centimetri e la sua estensione allungata all’incirca del 30%. «Con questo intervento – aggiunge Stefano Zoanelli – andremo a scongiurare una volta per tutte il rischio di nuovi allagamenti nel concentrico di Ponti».
Serviranno somme più ingenti, invece, per risolvere il problema di località Carmenna, gruppo di abitazioni alla periferia di Ponti rimasto isolato per diverse ore in occasione dei recenti eventi alluvionali. «In questo caso servirebbero finanziamenti più corposi per intervenire con un’opera di contenimento delle acque ancora più consistente, fondi che al momento non sappiamo come reperire».