Il sindaco-arbitro assediato a Cassine
Lo Russo, primo cittadino di Torino, ricorda una brutta esperienza in Prima categoria...
ALESSANDRIA – Prima di diventare sindaco di Torino, Stefano Lo Russo faceva (anche) l’arbitro di calcio.
Una volta se n’è uscito dallo spogliatoio che la partita era finita da un’ora e mezza. E i tifosi (?) lo inseguirono fino al casello dell’autostrada. Quella volta era a metà degli anni Novanta. E i fatti si svolsero a Cassine.
Il sindaco e la giornata particolare
Il sindaco ha raccontato l’infelice esperienza sulle pagine della Cronaca di Torino del ‘Corriere della sera’ di ieri. Il quotidiano invita personaggi noti a descrivere “una giornata particolare”. E quella, per Lo Russo, fu non solo particolare, ma indimenticabile.
Per farla breve: ha rischiato la pelle, assediato nello spogliatoio di Cassine, poi, una volta liberato dai carabinieri, inseguito in auto (senza contare le violazioni al Codice della Strada) fino al casello di Alessandria Sud, quando i malintenzionati hanno desistito (dovendo pagare…).
Una fuga da film
“Una fuga da film. E ho battuto ogni record di velocità per una Fiat Uno”, ovvero l’auto che sua madre le aveva prestato per la trasferta. Il sospiro di sollievo solo quando il futuro sindaco arrivò all’autogrill di Crocetta Nord: “Rimasi seduto su un muretto a rifiatare e a far rifiatare il battito cardiaco”.
Purtroppo non c’erano telefonini per avvisare casa ma, per fortuna, neanche i social ad amplificare la rabbia di chi, evidentemente, non aveva gradito un arbitro che, come spiega Lo Russo, aveva cominciato a sventolare cartellini fin da subito, per placare animi un po’ troppo accessi, chiudendo poi la gara con la bellezza di 7 espulsi, di cui quattro del Cassine, la squadra di casa.
La partita era di Prima categoria, giocata su un campo che Lo Russo ricorda come “spelacchiato”, accanto a “un baretto non proprio memorabile” e col contorno di “un’aria tesa, come si stesse aspettando qualcosa o qualcuno da punire”.
Ci ha rimesso lui. Che, a trent’anni di distanza, ancora ricorda…