A De Angelis la delega per lo studio sul ‘Galliano’ nell’Aou
"Penso debba essere avviato un tavolo tecnico con Regione, Azienda Ospedaliera e Asl. Con il polo universitario avremmo una maggiore disponibilità di personale"
ACQUI TERME – Spetterà al consigliere comunale Nicola De Angelis, capogruppo di LibeAcqui, fare le veci per conto del Comune – in sinergia con il sindaco Danilo Rapetti – durante la prassi procedurale che vedrà impegnata la Regione nell’elaborazione dello studio di fattibilità con cui si dovrà valutare l’inserimento dell’ospedale Monsignor Galliano di Acqui Terme nell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Alessandria.
Fino a poche settimane fa Nicola De Angelis è stato presiedente della commissione sanità del Comune (ora presieduta dal consigliere Fabrizio Baldizzone).
“Ho chiesto incontro con la Regione”
«Posto che al momento – commenta Nicola De Angelis – non conosciamo ancora tempi e procedure per la preparazione dello studio di fattibilità della Regione, dal Sindaco mi è stata conferita questa delega per rappresentare il Comune in un probabile tavolo esecutivo che dovrebbe comprendere la Regione, l’Azienda Ospedaliera di Alessandria, il direttore generale dell’Asl e il Comune di Acqui. Ho chiesto che venga convocato un incontro con la Regione per conoscere le prossime fasi operativi e la suddivisione dei compiti».
Un’ipotesi, quella dell’eventuale inserimento del ‘Monsignor Galliano’ nell’Aou di Alessandria che potrebbe segnare davvero una svolta dal punto di vista medico-sanitario per tutto l’Acquese. «Rientrare nella sfera dell’Azienda Ospedaliera – aggiunge De Angelis – ci permetterebbe di avere una disponibilità maggiore di personale, con medici specializzandi che andrebbero a sopperire alle carenze di organico del nostro ospedale. Allo stesso tempo, però, ritengo necessario individuare un punto di equilibrio con il personale già in forza al ‘Galliano’. Non ci sarebbe nessuna manovra di sorpasso rispetto alle competenze dei medici già in organico. Non si tratta di questo, ma di un supporto alla loro attività corrente».