Autovelox, Amich (FdI): “Serve trasparenza, non strumenti per fare cassa”

Gli autovelox tornano al centro del dibattito parlamentare, ma questa volta come strumenti di prevenzione e sicurezza stradale, non più come semplici strumenti per aumentare le entrate dei Comuni.

È quanto previsto da un emendamento all’articolo 5 del Decreto Infrastrutture, presentato dall’onorevole Enzo Amich (Fratelli d’Italia) insieme al deputato Alessandro Cattaneo, e accolto dalla Commissione Trasporti della Camera.

Un approccio nazionale e trasparente

L’obiettivo del provvedimento è chiaro: garantire un quadro normativo omogeneo su scala nazionale per l’uso degli autovelox, restituendo fiducia agli automobilisti. «L’autovelox cessa di essere inteso come un mezzo per colpire arbitrariamente gli automobilisti o per ‘fare cassa’ e torna ad essere un presidio per la sicurezza stradale», ha affermato Amich.

L’emendamento prevede che vengano resi pubblici, in formato accessibile online, tutti i dati relativi a numero, tipologia, marca e omologazione degli autovelox attivi in Italia.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sarà incaricato, entro poche settimane, di mettere a punto un sistema di condivisione dei dati, rendendo così l’emendamento pienamente operativo. Secondo Amich, la trasparenza rappresenta il vero punto di svolta: «Vogliamo strumenti che offrano protezione e tranquillità ai cittadini, non che alimentino diffidenza e confusione».

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