Bistagno: “Dae determinanti, servono più corsi formativi”
Piazza Monteverde a Bistagno
Società
Alessandro Francini  
4 Luglio 2025
ore
10:52 Logo Newsguard
Bistagno

Bistagno: “Dae determinanti, servono più corsi formativi”

La testimonianza del sindaco Roberto Vallegra, tra i soccorritori del 60enne colpito da infarto la scorsa settimana: «Coinvolgeremo la Croce Rossa E avremo una postazione in più»

BISTAGNO – Episodi simili fanno capire quanto i Dae-defibrillatori automatici esterni, in alcuni casi, possano diventare quel fattore determinante che ci fa restare al di qua della sottile linea di confine tra la vita e la morte. Roberto Vallegra, sindaco di Bistagno, dopo l’episodio capitato in paese nella serata di giovedì 26 (se mai ce ne fosse stato bisogno) ne ha avuto ulteriore conferma.

In attesa del 118…

Il primo bistagnese era impegnato nelle ultime operazioni di raccolta iscrizioni per la tradizionale camminata di San Giovanni quando, intorno alle 20, l’ordinarietà del momento è stata stravolta dal classico fulmine a ciel sereno.

«Improvvisamente abbiamo notato un ragazzo correre verso di noi in evidente stato di agitazione. Ci chiedeva aiuto per prestare soccorso a una persona colta da malore. Fortunatamente – spiega Roberto Vallegra – proprio lì vicino, nei pressi della pesa pubblica, abbiamo a disposizione una teca con defibrillatore automatico. Dopo aver preso il dispositivo salvavita ci siamo precipitati sul luogo indicato dal ragazzo».

Giunti sul posto, l’uomo in arresto cardiaco era a terra privo di sensi. «Sono abilitato all’uso del Dae – aggiunge Vallegra ma il ragazzo stava agendo con sangue freddo e nella maniera corretta con le manovre di primosoccorso. Per questo motivo mi sono limitato a fornirgli il supporto necessario in quel momento, dandogli qualche consiglio in attesa dell’arrivo del personale del 118, arrivato poi da lì a pochi minuti». Stabilizzato, l’uomo è stato trasferito in codice rosso all’ospedale di Alessandria, dove è giunto cosciente per essere sottoposto alle cure cardiologiche specialistiche, con successivo ricovero nel reparto di Terapia Intensiva Cardiochirurgica.

«Un defibrillatore in più»

«Questo episodio – commenta ancora – ci fa capire quanto possano essere determinanti i defibrillatori automatici esterni. In paese ce ne sono tre: oltre a quello nei pressi della pesa pubblica ne abbiamo uno nelle disponibilità della scuola e un altro nei pressi del campo sportivo e della sede della Protezione Civile. L’intenzione, però, è quella di installarne almeno uno in più, magari nel centro storico del paese, vicino alla parrocchia di San Giovanni».

Il costo di un Dae si aggira intorno ai mille euro, «ma con una delle prossime iniziative a scopo benefico potremmo raccogliere i fondi necessari all’acquisto», Per Vallegra, però, non è sufficiente agire unicamente sulla scia dello spavento e del clamore generati dal fatto di giovedì sera: «Occorre guardare in prospettiva e capire che certe emergenze possono capitare in qualsiasi momento. Nella stagione autunnale – conclude – proveremo a coinvolgere i volontari della Croce Rossa per l’avvio di corsi di primo soccorso e di abilitazione all’uso dei Dae. Dobbiamo essere pronti, perché agire in maniera consapevole, pur su indicazioni dell’operatore del 118, può essere determinante. Più persone sono in grado di prestare aiuto in situazioni del genere e meglio è per tutti».

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