A26, la spinta per il casello di Predosa dal nuovo polo logistico
Economia
Edoardo Schettino  
30 Giugno 2025
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07:36 Logo Newsguard
L'affondo

A26, la spinta per il casello di Predosa dal nuovo polo logistico

Durante la presentazione degli interventi

OVADA -Le esigenze del nuovo retroporto in procinto di nascere a Alessandria con il polo logistico potrebbero conferire una spinta decisiva alla creazione del casello di Predosa sull’A26 di cui si parla da anni. A pronunciare parole importanti in questi senso è stato qualche giorno fa Cesare Rossini, presidente di Fondazione Slala, nell’ambito della presentazione del cronoprogramma definito per arrivare al termine delle operazioni. «E’ necessario – ha spiegato Rossini – aprire tre nuovi caselli». Parole che devono essere sembrate miele per città come Acqui e Ovada che da tempo, seppur per ragioni diverse, attendono il casello di Predosa.

Il centro termale spinge per avere finalmente la porta sulla viabilità principale attesa da anni. Ovada necessita di una svolta per alleggerire il peso del traffico in uscita dal casello di Belforte e in trasferimento verso le aree artigianali e industriali di Silvano, Tagliolo, Capriata e appunto Predosa. Solo che l’iter sembra non arrivare mai alla sua conclusioni, tra improbabili rilancio per la Predosa – Carcare – Albenga attesa come Godot, progettualità e una burocrazia soffocante.

Gestazione prolungata

La richiesta da parte del territorio di una nuova uscita sull’A26 in territorio di Predosa risale al novembre 2023. In quella fase sembravano esserci tutti i requisiti e le opportunità per arrivare presto a una conclusione positiva. A firmare l’istanza i sindaci di Predosa, Acqui e Ovada appoggiati dall’allora presidente della Provincia, Enrico Bussalino.  Numeri alla mano, il nuovo casello gioverebbe ai collegamenti dell’Acquese, porta del sito Unesco di Langhe Roero e Monferrato, alleggerirebbe la pressione sui caselli di Ovada e di Alessandria Sud, sgravando di traffico (soprattutto pesante verso le aree industriali) la città e Casal Cermelli, infine sarebbe una garanzia in fatto di comunicazioni durante le frequenti esondazioni dell’Orba.

«Il casello di Predosa è fondamentale». Ha chiarito Rossini che ha parlato anche di Mirabello Monferrato e Pozzolo. L’intento è quello di evitare al massimo di trasferire il traffico pesante sulla viabilità provinciale già fragile e insufficiente.

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