Al via il Polo termale acquese, svolta sulle concessioni
Approvato in Consiglio Regionale il nuovo modello di gestione
TORINO – Il Consiglio Regionale del Piemonte ha dato via libera a un emendamento proposto dal gruppo Lega che segna una svolta nella gestione del termalismo piemontese.
Con l’approvazione unanime dell’Aula, è stato istituito il Polo termale acquese, un modello sperimentale che rivoluziona il sistema delle concessioni termali ad Acqui Terme e si propone come riferimento per altri comparti regionali.
Un modello replicabile per il Piemonte termale
L’iniziativa, sostenuta dagli assessori Matteo Marnati ed Enrico Bussalino, e promossa in prima linea dal consigliere regionale Marco Protopapa, ridefinisce le modalità di rilascio e rinnovo delle concessioni. In base al nuovo assetto, la titolarità passa direttamente al Comune di Acqui Terme, con un sistema condiviso anche dai comuni limitrofi in caso di giacimenti termali intercomunali.
La Giunta Regionale avrà competenza sulla perimetrazione delle aree termali, mentre la Provincia manterrà la facoltà di autorizzare nuovi permessi di ricerca. Tutto questo senza oneri aggiuntivi per la pubblica amministrazione o per i cittadini.
Rilancio turistico e sanitario: nuova centralità per Acqui Terme
“La riforma delle concessioni rappresenta una svolta epocale per il nostro sistema termale”, ha dichiarato Marco Protopapa, evidenziando come il Polo termale acquese possa trasformare Acqui Terme in un centro di eccellenza per il benessere e il turismo sanitario. Grazie alla gestione diretta, i tempi burocratici saranno ridotti e si potrà operare una maggiore tutela delle risorse idriche e del patrimonio storico.
L’emendamento rappresenta anche un’opportunità per definire un modello organizzativo efficiente per la valorizzazione di altri siti termali della regione, in linea con una visione strategica del territorio.
Sinergie istituzionali
Protopapa ha espresso gratitudine per il sostegno ricevuto dalla Giunta Regionale, in particolare dall’assessore Gian Luca Vignale, sottolineando la collaborazione tra gli assessorati all’Ambiente, all’Innovazione e agli Enti locali. “È un passo importante – ha ribadito – frutto di mesi di lavoro condiviso con i colleghi Marnati e Bussalino, che hanno subito colto la portata innovativa di questa proposta”.