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Politica
Alessandro Francini  
5 Giugno 2025
ore
18:43 Logo Newsguard
Acqui Terme

Un centro commerciale in regione Barbato? Progetto in Regione

La società proponente è Mondobrico Srl. Quattro corpi di fabbrica per un totale di oltre 5mila metri quadrati e un’area parcheggi da quasi 400 posti

ACQUI TERME – Al momento lo studio preliminare è al vaglio della Regione per il procedimento di Via (Valutazione di Impatto Ambientale) ma entro la fine di luglio la documentazione planivolumetrica dovrebbe essere consegnata all’Ufficio urbanistica del Comune di Acqui Terme.

Si tratta del progetto presentato a Torino dalla società Mondobrico Srl per la realizzazione di un grande centro commerciale – andrebbe a occupare una superficie di oltre 8 mila metri quadrati tra edifici e stalli di sosta – in regione Barbato, al confine tra i comuni di Acqui e Strevi.

Buco nell’acqua nel 2005

«Ora il progetto è al vaglio della Regione – spiega Alessandro Lelli, vice sindaco e assessore comunale ai Lavori pubblici – ma per quanto ne so non dovrebbero presentarsi particolari problemi relativamente alla Valutazione di impatto ambientale. Anche perché la zona in questione già da molti anni è destinata agli insediamenti produttivi». Il vasto appezzamento di terreno, infatti, è compreso tra le “Aree destinate ad attività commerciali che si confermano nella loro ubicazione sottoposte a Concessione Convenzionata”. Già nel 2005, dopo il via libera della Conferenza di servizi della Provincia, Palazzo Levi aveva rilasciato le autorizzazioni per l’edificazione di un nuovo ipermercato. Il progetto, però, fu sospeso e poi interrotto definitivamente poco prima dell’avvio dei primi lavori.

Fai da te e non solo…

Il progetto – realizzato da uno studio associato di Chivasso – prevede quattro corpi di fabbrica di dimensioni differenti, con un’area parcheggi di quasi 400 posti. L’edificio più grande, di complessivi 4.450 metri quadrati, verrebbe suddiviso in due differenti strutture di vendita: una da 3.000 metri quadrati, destinata presumibilmente a un punto vendita per il giardinaggio e il fai da te, e l’altra, più piccola, per un negozio a offerta alimentare. Altri tre edifici di dimensioni più contenute – rispettivamente di 795, 307 e 150 metri quadrati – dovrebbero poi comprendere due strutture per la ristorazione e un’unità commerciale per la vendita al dettaglio di prodotti extra alimentari.

Una rotatoria del diametro di 20 metri farebbe poi da collegamento tra l’area commerciale e la strada Provinciale.

«Palladium? Per ora nulla»

Nel caso in cui dall’ente regionale dovesse arrivare l’ok spetterà poi all’amministrazione comunale concedere le autorizzazioni per la successiva edificazione. «Personalmente – sostiene Alessandro Lelli – penso che per la nostra città potrebbe essere un bel vantaggio avere un simile insediamento produttivo alle porte della città. Sicuramente porterebbe nuovi posti di lavoro, inoltre potrebbe fare da volano anche per il tessuto economico locale. Al momento, però, agli uffici del Comune non è pervenuto ancora nulla, quindi per quanto ci riguarda siamo ancora sul piano delle ipotesi».

Nei mesi scorsi, quando si è diffusa la notizia della prossima demolizione dell’ex discoteca Palladium – a poche decine di metri di distanza dalla zona in cui potrebbe sorgere il nuovo centro commerciale – si era fatta largo l’ipotesi della possibile costruzione al suo posto di un punto vendita per il giardinaggio e il fai da te. «Posso solo dire che, evidentemente, si trattava solo di voci. Al momento – aggiunge il vice sindaco Lelli – per quanto è a conoscenza del Comune, per l’area dell’ex Palladium non è in ballo alcun progetto».