Pd Acqui: “Sulla raccolta firme del Psi la giunta deve chiarire”
"Un assessore che protesta nei confronti della proprio giunta solo ad Acqui può sembrare una cosa normale. Tra l'altro l'esproprio è un'ipotesi quasi irrealistica"
ACQUI TERME – Nei giorni scorsi ad Acqui Terme ha preso il via la raccolta firme promossa dalla sezione locale del Partito Socialista per proporre al sindaco Danilo Rapetti, alla giunta e al Consiglio comunale «di farsi promotori della procedura di esproprio per pubblica utilità, ai sensi del D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327, con riferimento all’area situata nel parco Antiche Terme, che comprende la Piscina Monumentale, il Kursaal e il Clipper».
Un’iniziativa sulla quale ora si esprime il circolo Raffaello Salvatore del Partito Democratico. «Tutti sanno, probabilmente anche chi sta raccogliendo le firme, che l’esproprio in questi termini è un’ipotesi quasi irrealistica. Speriamo che, per onestà intellettuale e un minimo di etica politica, perlomeno lo dicano a chi sta firmando. È chiaro – sostengono dal Pd acquese – che non sia arrivare all’esproprio lo scopo della raccolta».
Secondo i “dem” termali, perciò, l’iniziativa del Psi sarebbe da intendersi come «un’azione politica che vuole porre in risalto lo sdegno e la rabbia dei cittadini, e questa sì che la condividiamo, incanalando questi sentimenti in una richiesta all’amministrazione comunale di fare “qualcosa”. Con l’esplicito messaggio che quello che sta facendo ora è poco e comunque insufficiente».
“Tutti fanno finta di non vedere l’elefante nella stanza”
I democratici fanno poi notare come la raccolta firme sia partita su iniziativa dell’assessore Michele Gallizzi, da tre anni assessore della giunta Rapetti e allo stesso tempo principale esponente del Partito Socialista locale. «In una realtà politica normale questo fatto avrebbe scaturito una serie di reazioni anche gravi e del tutto comprensibili, e sarebbe certamente il segno di una importante crisi politica. Ma non ad Acqui: tutti, anche il Sindaco, fanno finta di non vedere l’elefante nella stanza, ovvero l’assessore al Turismo che protesta con la sua Giunta perché non si muove adeguatamente per far finire lo sconcio della piscina. Silenzio. Le ipotesi sono due: o non si sa cosa dire, o si declassa il tutto a semplice azione di propaganda di un partito che si vuol affermare nella realtà locale, che il Sindaco tollera per mero compiacimento. Secondo noi – osservano i dem – un comportamento poco serio».
Una situazione per la quale il circolo Raffaello Salvatore chiede chiarezza, elencando quattro punti su cui è chiamato a rispondere il sindaco Rapetti. «Chiediamo al sindaco. innanzitutto, se sia davvero possibile avviare una procedura di esproprio per tutti gli stabilimenti menzionati dal Psi. Chiediamo, poi, se quando è stato posto a conoscenza dell’iniziativa politica del Partito Socialista da parte dell’assessore Gallizzi abbia preso posizione sulla fattibilità dell’esproprio. Quali iniziative, inoltre, intenda porre in essere per cercare di risolvere il problema evidente del degrado in zona Bagni, e infine chiediamo all’assessore Gallizzi se, prima della raccolta firme, abbia mai proposto alla Giunta di procedere all’esproprio e quali risposte abbia avuto. Dalle risposte – concludono dal Pd – potremmo capire meglio il senso di un’operazione politica importante perché, comunque, ha il merito di coinvolgere i cittadini e di ciò bisogna dare atto al Partito Socialista».