No agrivoltaico: “Nuova consulta? Adesioni già da molti comuni”
Sabato 10 la prima riunione del nuovo organo fondato dal comitato della Madonnalta: «Molti impianti fotovoltaici non rispettano le norme»
ACQUI TERME – Sta ottenendo consensi da tutto il territorio la nuova Consulta “per il paesaggio, l’agricoltura e le energie rinnovabili sostenibili” creata dal comitato Proteggiamo regione Madonnalta, attivo da febbraio contro il progetto dell’impianto agrivoltaico che la ditta Elios Due srl vorrebbe realizzare in regione Madonnalta, alla periferia sud di Acqui Terme.
Sabato 10 maggio a Pozzolo Formigaro si è svolta la prima riunione del nuovo organo nato dal basso al quale stanno aderendo numerosi comuni non solo dell’Acquese ma di tutta la provincia.
La scelta di Pozzolo come sede del primo incontro non è casuale. Nel comune novese, infatti, sono già presenti diversi impianti fotovoltaici e almeno altri tre – per un totale di oltre 160 ettari – sono in fase di progettazione e valutazione. Il sindaco Domenico Miloscio nel 2023 aveva presentato un ricorso al Tar contro uno dei tre progetti, atto poi ritirato perché, in base a quanto previsto dalla normativa nazionale, non sussistevano sufficienti margini per procedere.
«Serve anche Alessandria»
«Nell’Acquese – spiega Lorenzo Lucchini, presidente del comitato “Proteggiamo regione Madonnalta” nonché ex sindaco di Acqui – abbiamo già ottenuto l’appoggio del Comune di Acqui e delle unioni Suol d’Aleramo e Alto Monferrato Aleramico. Proprio in questi giorni i vari consigli comunali (una quindicina in tutto, ndr) dovranno approvare le delibere di adesione. Per quanto riguarda l’Ovadese abbiamo già l’ok di Ovada, Molare e Montaldo Bormida. Con il supporto della consigliera comunale Giulia Giustetto, poi, stiamo cercando di far aderire anche Alessandria. Pochi giorni fa, inoltre, ho ricevuto la chiamata di Federico Chiodi, sindaco di Tortona, che si è detto interessato».
Una volta ratificate tutte le adesioni la consulta territoriale chiederà alla Provincia un tavolo tecnico, «per mettere insieme le osservazioni elaborate dai comuni e dai comitati di cittadini – commenta Lorenzo Lucchini – da presentare poi anche alla Regione, alla quale chiediamo di farsi carico delle istanze dei suoi cittadini. Siamo convinti che ci siano molti aspetti che, se valutati con attenzione, potrebbero dimostrare la non idoneità di molti progetti in atto in provincia di Alessandria. Una provincia che, ricordiamolo, con il fotovoltaico già presente potrebbe soddisfare da sola tutto il fabbisogno regionale».
«Si arrivi al Ministero»
Martedì 13 è stata pubblicata la sentenza del Tar del Lazio – su ricorso presentato dall’azienda Anev – che obbliga il Ministero dello Sviluppo Economico a rivedere i criteri che finora avevano consentito alle Regioni di restringere il cerchio delle aree idonee per gli impianti fotovoltaici. «Questa sentenza – spiega Marco Protopapa, consigliere regionale ed ex assessore all’Agricoltura – limita di molto il raggio di azione delle Regioni. Un confronto in sede regionale è senz’altro necessario, ma a mio modo di vedere occorrerebbe andare oltre. Il consiglio che sento di dare ai comitati e ai sindaci è di chiedere un incontro anche al ministero dell’Ambiente. Presentando i giusti argomenti penso che la consulta potrebbe ottenere risultati concreti».