A Palazzo Chiabrera apre la mostra collettiva ‘La Grande Madre’
Domani, sabato 10 alle 16.30, l'inaugurazione dell'esposizione che raccoglie opere di diciassette artisti
ACQUI TERME – La potremmo definire una vera e propria ‘visione collettiva’ quella che verrà inaugurata domani, sabato 10, alle 16.30 a Palazzo Chiabrera, ad Acqui Terme.
Si tratta della mostra ‘Dal culto della Grande Madre alla donna come L’altro dell’uomo’, un titolo altamente evocativo, che raccoglie una lunga storia che fa del genere un manifesto sì artistico ma anche sociale.
Un attraversamento
Siamo di fronte a una chiave di lettura potente e attualissima: da un lato il richiamo arcaico al culto della Grande Madre, simbolo di fertilità, vita e sacralità, e dall’altro l’amara consapevolezza della donna come ‘l’altro dell’uomo’, la sua costola, figura storicamente definita in funzione del maschile. Un contrasto che invita a riflettere sulle radici profonde della disparità di genere e sulla necessità di ridefinire l’identità femminile in termini autonomi e paritari.
In mostra ci saranno le opere di diciassette artisti, tra cui Fulvio Antonini, Francesco Bruzzo, Ines Cellesi, Caterina Cataldi, Gabriella De Filippis, Antonio Gambale, Vincenzo Lagalla, Roberto Morreale, Antonio Mozzo, Giorgio Mozzo, Gabriella Oliva, Umberta Padovani, Doretta Pastorino, Goffredo Rossetti, Giuseppina Valeggi e Claudio Zunino, che offriranno un ampio spettro di visioni e tecniche, in un racconto corale che attraversa il mito, la memoria e l’attualità.
In un tempo in cui il dibattito sulla parità di genere è più che mai urgente, questa mostra si propone come spazio di consapevolezza e bellezza, dove l’arte diventa veicolo di riflessione sociale e trasformazione culturale.
Azione culturale
L’arte, nelle sue molteplici forme, è da sempre uno specchio della società e, al tempo stesso, un potente strumento per modificarla. La mostra abbraccia questa forza, che non risiede soltanto nella bellezza o nell’abilità tecnica, ma nella capacità di veicolare significati profondi, di porre domande scomode, di accendere riflessioni e, talvolta, di scuotere le coscienze.
Ogni gesto creativo degli artisti presenti a Palazzo Chiabrera può essere un atto politico, ogni opera un ponte tra ciò che siamo stati e ciò che potremmo diventare. Curata da Gabriella Oliva e patrocinata dall’assessorato alla Cultura della Città di Acqui, la collettiva sarà visitabile tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 16 alle 19.30 fino al 25 maggio.