Il ballo del Gattopardo
Cambiano i siti e-commerce e il modo di ordinare online grazie all'avvento dell'Intelligenza Artificiale
Un tempo, per comprare un paio di scarpe bastava un portone aperto, l’odore di cuoio e la battuta pronta della signora dietro il bancone: «Quelle sembrano fatte per lei». Oggi, per quel paio di scarpe, interroghiamo un algoritmo. E se ci va bene, ci risponde un chatbot gentile.
Se ci va male, ci invita a “prova a consultare le FAQ”. Il commercio elettronico, da impacciato parente del negozio fisico, è diventato una pista da ballo, anche se forse meno elegante di quella che accoglie, per un ultimo valzer, Angelica e il Gattopardo. Nuovi movimenti e nuove arie sono però oggi disponibili, e con maggior grazia, da quando i negozi online hanno preso a danzare un nuovo ballo, quello dell’Intelligenza Artificiale.
Ma in un’epoca in cui si può vendere un divano senza far sedere nessuno, la fiducia resta il banco di prova per avere successo. Perché l’e-commerce è ancora un tango, e per ballare bene bisogna essere in due: chi vende e chi compra, legati da quella sottile promessa che dice “fidati, arriverà davvero e sarà come te lo immagini”.
Nuove funzionalità per acquistare online
E allora ecco che la tecnologia si mette il papillon. Google Shopping permette già negli Stati Uniti di vedere un abito su modelle di ogni taglia, trasformando la scelta in uno specchio credibile. Amazon, con Rufus, parla con noi del prodotto perfetto come se fosse un esperto di tutto — e forse lo è. La ricerca vocale, che si sta schiarendo l’ugola su Alexa e Siri, risponde ai vocali dalla cucina. È come avere il maggiordomo di Batman che ti prepara la lista della spesa.
Ma il vero cambio di passo arriva quando l’AI si mette al servizio dell’artigianato, non solo dell’automazione. Volva.ai ne è un esempio brillante: tu scrivi “vorrei una libreria per vinili alta 180 cm, in rovere chiaro” e lui te la disegna. In tempo reale. Senza showroom, senza appuntamenti. Su ChatGPT è poi possibile caricare la fotografia del bagno da ristrutturare e le piastrelle che ci paiono adatte: in un attimo avremo un rendering perfetto.
Resta però un fatto: grazie all’Intelligenza Artificiale, l’esperienza d’acquisto può essere più personale, fluida e persino poetica. Siamo passati dalla vetrina con le lucine natalizie al negozio invisibile che ti capisce al volo. Carlos Gardel, leggenda del tango, cambiava stile a seconda del pubblico. Oggi le aziende devono fare lo stesso, ma con clienti sparsi in tutto il mondo, abitudini diverse e attenzione sempre più corta. È un tango strano, questo. Un po’ digitale, un po’ emozionale. Ma ballarlo bene oggi significa saper unire tecnologia e umanità, dati e intuizione, innovazione e quel pizzico di poesia che rende ogni acquisto qualcosa in più di un semplice clic.