Negrini, secondo ko. La strada per la A2 è in salita
Vince ancora Lagonegro, ora Acqui deve reagire per allungare la serie
VILLA D’AGRI – Non ha resettato a sufficienza Negrini La Bollente Acqui. O, almeno, lo ha fatto solo per un set, troppo poco davvero per riportare la serie di finale in parità.
Vince ancora Rinascita Lagonegro, 3/1, e adesso la serie per la A2 e sul 2/0 con i lucani, sempre trascinati dal duo Cantagalli – Tognoni, ma anche da Pegoraro e Fioretti. I termali recuperano Petras, che è anche l’unico ad andare in doppia cifra di punti, 19, ma non basta.
Il primo parziale illude, proprio Petras chiude sfruttando la seconda occasione, 21/25, ma anziché dare forza e convinzione agli uomini di Totire, determina un blackout e padroni casa allungano subito, 7/2 e poi 14/7. La reazione non c’è, il gap cresce, 19/12, e i troppi errori dilatano le distanze, 25/13.
Nel terzo almeno la reazione si intravede, anzi sono proprio gli ospiti a mettere la testa avanti, 9/11. Lagonegro la ribata e scatta, 17/12, poi 19/14 e 20/16. Sul 23/20 il servizio a vuoto di Garra vale il primo setpoint, immediatamente sfruttato da Fioretti, 25/20.
Nella prima parte della quarta frazione Acqui vuole provare almeno a portare il verdetto al tiebreak, avanti 12/17 e 15/18, ma da 1/19 una accelerazione dei locali vale aggancio e sorpasso, 20/19. Annullato, ma ancora l’allungo decisivo è degli uomini di Kantor, 25/21.
“Abbiamo giocato bene il primo set, per questo l’atteggiamento nel secondo è inspiegabile. E nel terzo e nel quarto – insiste l’allenatore – siamo stati bene in campo, ma con troppi errori importanti. Lagonergo anche questa sera ha meritato, soprattutto perché brava a rigiocare i nostri attacchi. Una partita tosta e lottata, a fare la differenza ha contributio anche il loro opposto, paragonato ai nostri”.
“Davvero inspiegabile, soprattutto il secondo set. Adesso – sottolinea ancora Totire – diventa molto dura, ma non possiamo rinunciare e dobbiamo dare battaglia”. L’utima chance per rimettersi in corsa sarà vimcere domenica 4. Senza illusioni, nei confronti di se stessa e degli altri. Noi, però, non possiamo certo rinunciare”