Negrini La Bollente, la serie A2 è più vicina. “A Pasqua con noi”
Caria: «Incredibile». Totire: «Frutto di un anno di lavoro» Domenica, contro Lagonegro per completare l’impresa
ACQUI TERME – Hanno coniato, a tempo record, anche uno slogan: “Natale con i tuoi, Pasqua con noi”. E quel ‘noi’ sta per Negrini La Bollente Cte Acqui, la squadra che ha già scritto un capitolo importante della storia della pallavolo acquese e provinciale, ma non è ancora arrivata all’ultima pagina.
Anzi, si prepara a scrivere il capitolo più importante, quello che può chiudersi con una lettera, la prima dell’alfabeto, e un numero: A2. Passando da un’impresa che ha emozionato, dentro il PalaCalafiore di Reggio Calabria con cinquemila persone sugli spalti e un tifo che quasi ha annullato il commento sul canale della Lega, tanto erano forti tamburi, cori, anche fischi agli avversari. Domotek, che al tiebreak aveva centrato la semifinale, per due volte è caduta al quinto set, perché, come sottolinea Raffaella Caria, emozionata e orgogliosa presidente della squadra acquese, «quello che si era visto a Valenza due giorni prima e poi a Reggio Calabria in gara3 è incredibile.
Tutte e due le formazioni hanno dimostrato, nelle tre partite, di volere fortemente la finale, ma l’atteggiamento dei nostri ragazzi, già nelle ore precedenti, ha svelato una determinazione superiore alla media». E una compattezza del gruppo che si è letta, a caratteri cubitali, nell’abbraccio con cui hanno vissuto i secondi di attesa dell’ultimo check, lo sguardo al tabellone, quello dell’8/15 per volare in finale.
Domenica si inizia
L’avversaria è Lagonegro, una delle semifinaliste a chiudere i conti in due gare, con Cus Cagliari e, quindi, con tre giorni in più, rispetto agli acquesi, per recuperare. «Però in tutti noi – insiste coach Michele Totire, che bene ha fatto a puntare su Cester (22 punti) – c’è la consapevolezza che questo risultato è costruito. È una impresa storica, certo, ma non inaspettata, perché dietro c’è il lavoro di un anno. A cui i giocatori hanno aggiunto una forza e una grinta da leoni».
Si inizia a Pasqua, alle 18, a Valenza, dove Acqui ha sempre vinto, per far sì che anche il fattore campo aiuti a completare il capolavoro.