Acqui Romana: da oggi al via le visite guidate per le scuole
Fino a venerdì 4 un percorso di visite guidate e attività didattiche per le primarie del territorio nei luoghi di interesse del Sistema museale acquese
ACQUI TERME – Prende il via oggi, lunedì 31 marzo, e si concluderà venerdì 4 aprile il nuovo percorso di visite scolastiche nell’ambito del calendario di appuntamenti di Acqui Terme Romana, il format culturale, gastronomico e di intrattenimento che andrà avanti fino a giugno per celebrare le origini dell’antica Aquae Statiellae.
Anche all’ex Kaimano
«Si tratta di un percorso di visite guidate e attività didattiche – spiega Germano Leporati, curatore del Civico Museo Archeologico di Acqui Terme – che si svilupperà in parte nei siti del Sistema museale cittadino, come la piscina romana, la “casa del vasaio”, la fontana romana e l’antico acquedotto di zona Bagni, e in parte all’interno del Civico Museo. Ci sarà anche una sorta di “caccia al tesoro” a scopo didattico tra i luoghi d’epoca romana a cui si può accedere liberamente».
Per tutti i cinque giorni, inoltre, nella sala dell’ex Kaimano sarà allestita una sala video per lo svolgimento di attività didattiche rivolte alle alunne e agli alunni delle primarie acquesi. «Tutti i posti disponibili sono andati esauriti in pochi giorni. Per questa occasione – osserva Leporati – le visite guidate sono riservate alle scuole primarie, ma nei prossimi mesi organizzeremo attività e laboratori dedicati anche alle scuole superiori». Per cercare di andare incontro alle richieste pervenute dalle scuole del territorio il Comune sta valutando un ampliamento nel mese di aprile delle date disponibili per le visite guidate.
“In cinque anni +40%”
Una sinergia, quella tra il Civico Museo Archeologico e le scuole della città che negli ultimi anni sta dando risultati significativi. «Possiamo dire – osserva Germano Leporati – che quasi un terzo dei visitatori annuali proviene dalle scuole del territorio. Per questo motivo abbiamo potenziato la disponibilità delle aule didattiche. Da quest’anno abbiamo anche uno spazio interno con una sala dedicata alle attività di laboratorio. Inoltre, grazie alla convenzione siglata con l’Università di Genova, ora abbiamo in dotazione anche un un visore in 3d, al quale contiamo di aggiungere ulteriori strumentazioni».
In termini di presenze e partecipazione la crescita è certificata dai numeri. «Negli ultimi cinque anni – osserva Leporati – gli ingressi annui sono aumentati all’incirca del 40%. Nel 2019, quando sono stato nominato curatore del museo, eravamo fermi a 4.300 accessi. Nel 2024 abbiamo sfiorato i 7.000 ingressi. Dati che certificano l’ottimo lavoro svolto finora e chi ci spronano a fare ancora meglio».