Rapetti: “Per ora nessun provvedimento dell’Asl, ma c’è bisogno di risposte”
Il sindaco di Acqui chiede un incontro con il direttore generale Francesco Marchitelli: "Stiamo raccogliendo informazioni per avere dettagli più concreti"
ACQUI TERME – Anche il sindaco Danilo Rapetti esprime preoccupazione a seguito dell’allarme lanciato dal gruppo consiliare di maggioranza Orgoglio Acquese in merito ai possibili tagli su alcuni servizi dell’ospedale ‘Monsignor Galliano’.
«Ovviamente – dichiara il sindaco Rapetti – non possiamo che esprimere la nostra preoccupazione e contrarietà in merito all’eventuale soppressione del secondo box di Pronto Soccorso, alla sospensione della copertura dei turni di guardia pomeridiana nei reparti e all’abolizione della presenza notturna di un medico che presta servizio sostitutivo di reperibilità. Il presidente della nostra Commissione Sanità, Nicola De Angelis, sta già raccogliendo informazioni per comprendere più nel dettaglio il dato concreto di tutta la questione, visto che al momento non c’è nessun provvedimento da parte di Asl Al».
L’intenzione del primo cittadino acquese è quella di incontrare al più presto il direttore generale di Asl Al Francesco Marchitelli, «incontro che era già in predicato ma che poi non si è potuto realizzare. Abbiamo bisogno di risposte preventive, data la centralità dei nostri servizi ospedalieri. Non possiamo che definire eroi tutti gli operatori sanitari, dai medici al personale infermieristico, visti gli orari massacranti e le forti condizioni di stress nelle quali sono costretti a lavorare. In questo contesto credo che occorra rimarcare quelle che sono le peculiarità del nostro ospedale. Si dice spesso – aggiunge Danilo Rapetti – che il ‘Monsignor Galliano’ se non ci fosse bisognerebbe inventarlo per la sua posizione strategica. Già per chi abita ad Acqui raggiungere gli ospedali di Casale e Novi Ligure non è semplice, figuriamoci per chi risiede nei paesi più isolati dell’Acquese».
Rapetti, poi, rivolge un appello a tutte le forze politiche della città «per lavorare insieme su questa materia, perché gli interessi di Acqui sono coincidenti e devono prevalere rispetto a qualsiasi questione di parte».