Pd chiede analisi sui Pfas in città: “Le faremo, ma no allarmismi”
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Società
Alessandro Francini  
24 Febbraio 2025
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16:38 Logo Newsguard
Acqui Terme

Pd chiede analisi sui Pfas in città: “Le faremo, ma no allarmismi”

I "dem" chiedono analisi approfondite dopo il report pubblicato da Greenpeace Italia. Pasqualino: "Tfa? Concentrazione ben al di sotto dei limiti"

ACQUI TERME – Secondo il report di Greenpeace Italia nelle acque potabili di Acqui Terme si evidenzia la presenza di acido trifluoroacetico (Tfa) con una concentrazione di 147,6 ng/l.

Tale molecola appartiene all’ampio gruppo delle sostanze Pfas. «Pare, però, che l’amministrazione non sia intenzionata a effettuare accertamenti», lamentano dal circolo del Pd. «Chiediamo al Comune – aggiungono – di sollecitare rilevamenti periodici dei valori Pfas nelle acque cittadine».

Il Tfa è una molecola a catena ultracorta derivante dall’uso di pesticidi, gas refrigeranti e propellenti. Recenti studi hanno dimostrato come il Tfa sia il Pfas più abbondante nelle acque superficiali di falda in almeno dieci nazioni europee.

«Già chiesto ad Amag»

Secondo la direttiva europea la concentrazione di Tfa rilevata in città rientrerebbe ampiamente nel parametro Pfas totale, il cui valore limite è 500 ng/l. Per i “dem”, però, la presenza di Tfa nelle acque potabili rappresenta comunque un campanello d’allarme, «anche perché se in futuro il Tfa dovesse essere classificato come cancerogeno, certamente verrebbe incluso in un limite molto più stringente. Il Comune dia incarico ad Amag, Asl e Arpa al fine di valutare l’effettiva qualità delle nostre acque potabili».

Al circolo del Pd giunge la replica dell’assessore all’Ambiente, Mario Pasqualino: «Credo che non sia il caso di alimentare allarmismi eccessivi. I Tfa sono presenti in quantità ben inferiori ai limiti previsti dalle direttive europee. A ogni modo per garantire ulteriori margini di sicurezza abbiamo chiesto ad Amag di effettuare un monitoraggio periodico sulla presenza di Pfas e Tfa nelle acque della città. Una cosa, però, voglio precisarla: la nostra amministrazione non ha mai detto di non voler effettuare accertamenti. La salute dei cittadini – aggiunge Pasqualino – per noi è molto importante. D’altronde parliamo di monitoraggi che rientrano nelle funzioni dell’ufficio Ambiente, svolti in maniera magari silenziosa, ma ciò non significa che il Comune si adoperi in tal senso o non abbia un quadro preciso e aggiornato della situazione».
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