Terzo Valico, Rixi: «In primavera ripartiranno i fronti di scavo»

Incontro con le aziende appaltatrici al ministero delle Infrastrutture. Cantieri nuovamente operativi tra la primavera e l'estate

ROMA — In primavera ripartiranno i lavori sui quattro fronti di scavo del Terzo Valico ferroviario oggi bloccati. È quanto emerso dal vertice convocato ieri al ministero delle Infrastrutture, a cui hanno partecipato Edoardo Rixi, vice di Salvini, il commissario di governo Calogero Mauceri e le aziende incaricate di realizzare l’opera.

Nei due tratti in cui le “talpe” – le grandi macchine scavatrici – si sono fermate a causa della roccia troppo friabile, «i lavori riprenderanno tra la primavera e l’estate», ha fatto sapere il ministero in una nota. Nel punto in cui i cantieri si sono interrotti a causa della presenza di gas, in val Lemme, «è stata trovata la soluzione per operare in piena sicurezza e gli interventi ripartiranno su entrambi i fronti entro la prossima primavera».

Terzo Valico, scadenza vicina

Nel frattempo, «i lavori procedono nei tempi stabiliti sugli altri 9 fronti di scavo attualmente operativi». Da Roma è arrivata la conferma che il Terzo Valico è considerato «una infrastruttura prioritaria per il governo», ma non sono state date previsioni sul completamento dell’opera.

Le ultime dichiarazioni da parte di Rixi, del commissario Mauceri e delle Ferrovie avevano confermato la fine dei lavori nel 2026, con l’entrata in funzione di un solo binario però. Ci sono stati anche diversi intoppi: da ultimo, la mancata aggiudicazione (per la seconda volta) della gara da oltre 48 milioni di euro per l’installazione delle barriere antirumore e delle opere di superficie a Novi Ligure.

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