Negrini La Bollente Cte, fuori non va. L’8 si riparte da Belluno
Ancora mal di trasferta e Acqui è giù dal podio. Ora due settimane di lavoro intenso prima dell’8 gennaio nella sfida di Coppa Italia
ACQUI TERME – Da seconda, alla pari con Belluno, sotto solo per quoziente set, a quarta dopo un altro ko esterno: sono davvero troppi per una squadra come Negrini La Bollente Cte Acqui, partita con i favori del pronostico nel girone bianco della A3.
Invece, il mal di trasferta che affligge la squadra di Michele Totire è tornato, dopo l’illusione che fosse finalmente superato grazie al successo sul campo di San Giustino. Ha ragione l’allenatore a far notare che, a casa di Monge Gerbaudo Savigliano, solo San Donà di Piave ha vinto, e non a caso i veneti sono al comando con 3 punti su Gabbiano Mantova e 4 sulla coppia Belluno-Acqui. Però, come sempre, è il modo in cui i termali hanno ceduto strada a confermare la fragilità di un gruppo che, proprio alla vigilia, ha salutato Alessandro Graziani, ormai fuori dalle rotazioni da qualche settimana, e accolto a tempo pieno il campione del mondo Under 17 Pietro Carrera.
«Savigliano ha fatto la partita che doveva e voleva, aspettando i nostri errori per colpirci»: la lettura di Totire non fa una grinza, ma è l’ennesimo campanello d’allarme per un gruppo costruito per avere interpreti a tempo pieno, ma che non sempre offre il rendimento sperato. Pesano «i 9 errori punto nei primi due set. Siamo forti in attacco – insiste Totire ma il fondamentale non ha funzionato». Ora due settimane di lavoro intenso prima dell’ 8, sfida secca a Belluno per la Coppa Italia.