Addio al Palladium: sarà demolito, al suo posto un punto vendita
La storica discoteca, chiusa dal 2018, verrà abbattuta e sostituita da un locale commerciale. Intanto per la serata revival oltre 3mila ingressi
ACQUI TERME – Ad Acqui le voci circolavano già da tempo, ma ora arriva la conferma: il grande edificio in cui fino al 2018 ha avuto sede la discoteca Palladium sarà abbattuto per fare posto a un punto di vendita.
Ancora non è dato sapere quando partirà l’opera di demolizione dello storico locale fatto costruire nei primi anni ’70 dalla famiglia Tacchino, ancora proprietaria della struttura, ma pare ormai certo che il “vecchio” Palladium sia destinato a rimanere solo un caro e nostalgico ricordo per tante generazioni di acquesi e non solo.
Un negozio di fai da te?
Dal Comune per ora non arrivano conferme, secondo i “rumors” locali, però, là dove una volta si ballava fino alle prime luci dell’alba dovrebbe sorgere un punto vendita specializzato in prodotti per il fai da te, il bricolage e il giardinaggio.
«Sono già stato contattato da diversi acquesi che, incuriositi, hanno chiesto qualche dettaglio in più sull’operazione», commenta il sindaco Danilo Rapetti, «ma al momento io stesso a riguardo ho informazioni tutto sommato limitate. Sicuramente posso confermare che l’edificio, da anni in stato di abbandono, sarà demolito nell’ottica di un’opera di riqualificazione dell’area stessa».
Dalla chiusura del locale, d’altronde, da parte dei proprietari non è mai stata manifestata l’intenzione di un eventuale rilancio dell’enorme edificio che campeggia lungo la Statale 30 all’estrema periferia di Acqui Terme.
«Capodanno? Non si può»
Una notizia che giunge proprio pochi giorni dopo il grande (doppio) evento revival “Il Palladium siamo noi”, organizzato al Centro Congressi nelle serate di venerdì 13 e sabato 14 dall’associazione AcquiEventi. Un appuntamento che per gli stessi organizzatori ha riscosso un successo al di là delle aspettative. «In due giorni il nostro contapersone ha registrato in tutto più di 3mila ingressi», dichiara Marco Benazzo, presidente di Acqui Eventi. «Un commento? Beh, direi che meglio di così non poteva andare. Ci sono già giunte centinaia di richieste per replicare l’iniziativa anche a Capodanno. Purtroppo non sarà possibile perché le sale in quei giorni saranno già impegnate da altre manifestazioni».
Per trasformare gli spazi dell’auditorium nella mitica discoteca, d’altronde, si è resa necessaria un’imponente opera di temporaneo restyling, «che ha richiesto un notevole dispiegamento di forze e fatica. Grazie alla disponibilità della famiglia Tacchino, infatti, abbiamo recuperato tavolini, divanetti e varie attrezzature originali, oltre alle iconiche insegne del locale. Per riproporre qualcosa del genere avremmo bisogno di uno spazio che sia a nostra disposizione per diverse settimane. A ogni modo – conclude Marco Benazzo – ci confronteremo con l’amministrazione comunale per capire se e come sarà possibile calendarizzare un altro evento simile».