Acqui – Genova, Legambiente conferma la bocciatura già espressa
Pubblicato "Pendolaria" 2024
OVADA – Non c’era bisogno della conferma ufficiale per avvalorare sensazioni diffuse, Legambiente ha nuovamente bocciato l‘Acqui – Genova. Il responso è arrivato nella giornata di ieri con la presentazione di “Pendolaria”, l’annuale rapporto sullo stato del servizio di trasporti offerto nel nostro Paese ai pendolari. Si parla di Asti – Acqui – Genova in ossequio a un passato evocato più volte anche negli ultimi anni. In realtà è il tratto compreso tra la città termale e il capoluogo ligure oggetto delle principali attenzioni degli estensori.
E gli elementi sono più o meno quelli che già negli ultimi tempi hanno portato l’associazione ambientalista a storcere il naso sulla tratta. Non mentono i mesi in cui anche l’indice di affidabilità creato da Regione Liguria ha sintetizzato in numeri una situazione al limite. Lo storico record è quello fatto registrare nel luglio 2024 con un picco di inefficienza mai toccato e difficile da eguagliare.
Situazione limite
Legambiente punta il dito contro una situazione che più volte i pendolari hanno segnalato. «La Genova-Acqui-Asti – si legge – vede ancora 46 km di binario unico sui 63 totali ed è indispensabile il potenziamento almeno fino ad Ovada». L’argomento è stato più volte portato dal Comitato Trasporti Valli Stura e Orba ai tavoli tecnici con RFI e Trenitalia. Netta la chiusura anche in occasione dello sblocco degli 84 milioni di euro da utilizzare per il rinnovamento della linea. Un combinato disposto di norme e situazioni tecniche rende inattuabile il potenziamento che sarebbe in realtà un ritorno al passato.
«Rimane poi il problema – prosegue il report – del mancato coordinamento tra Regione Piemonte e Regione Liguria, che gestiscono separatamente i due tronconi Asti-Acqui e Acqui-Genova. In questo modo è necessario cambiare treno per percorrere l’intera tratta, con ampie possibilità di perdere la coincidenza: un ulteriore disincentivo all’utilizzo della ferrovia nel tratto astigiano».