Il centrosinistra alla Provincia: “Serve studio su fonti termali”
Lo chiedono al presidente Benzi i gruppi consiliari provinciali: "Si faccia accordo di collaborazione con le Università"
ALESSANDRIA – Un accordo di collaborazione con le Università di Genova e Torino per uno studio sulle fonti termali del sottosuolo di Acqui Terme.
Lo chiedono in un ordine del giorno i gruppi consiliari provinciali “Uniti per la provincia di Alessandria e il suo territorio”, che comprende il Pd e il Movimento 5 Stelle, insieme a Italia Viva.
“Dato atto che a oggi sono ancora attive tre concessioni termali in capo alla società “Terme di Acqui S.p.A.” (proprietà Finsystems Srl di famiglia Pater) di cui una con scadenza 2025 denominata “Città di Acqui” e due “perpetue” denominate “La Bollente” e “Vascone” che con la citata modifica normativa vanno in scadenza nella primavera del 2026; considerato che, in attesa della scadenza delle concessioni termali citate, è necessario, come unanimemente riconosciuto, procedere con un accurato studio sulle potenzialità della risorsa termale, che tenga prioritariamente conto della necessaria tutela, anche ambientale, della risorsa stessa – scrivono in una nota congiunta Pd, 5 Stelle e Italia Viva – e che ne indichi la miglior possibilità di utilizzo fisico oltre alla verifica di nuove fonti onde si possa pervenire, in armonia con la normativa Europea e con le esigenze della città, anche a permettere a una pluralità di soggetti di poter utilizzare le acque”.
“Dato atto che la Regione Piemonte ha trasferito alla Provincia 160 mila euro per procedere all’effettuazione del predetto studio; considerato che il Politecnico di Torino e l’Università di Genova hanno già effettuato, nel passato, studi sull’area termale di Acqui, chiedono al Presidente della Provincia di Alessandria di procedere, al più presto, con un Accordo di collaborazione con le predette Università per l’effettuazione dello studio in premessa specificato.