Anche monsignor Testore diventa socio Aido: “Donare è speranza”
Da tempo il vescovo di Acqui è firmatario della dichiarazione di volontà: «Ora sono lieto di dare la mia adesione anche in questo modo»
ACQUI TERME – «La solidarietà che si fa speranza, che rappresenta cura e nuova vita. Cosa c’è di più cristiano del donarsi agli altri?».
Sono le parole di monsignor Luigi Testore, vescovo di Acqui Terme, che sabato 30 novembre in occasione della messa del donatore celebrata per la prima volta nel Duomo di Acqui a cui hanno partecipato i volontari dei dieci gruppi Aido della provincia di Alessandria.
Da tempo firmatario della dichiarazione di disponibilità alla donazione di organi. ora don Testore è a tutti gli effetti anche un socio Aido. «Sono ben lieto di dare la mia adesione come socio Aido. Ritengo, infatti, che la donazione di organi sia una cosa molto positiva e in linea con l’insegnamento evangelico. D’altronde, come ci ricorda San Paolo, Gesù ha detto che c’è più gioia nel dare che nel ricevere», dichiara il vescovo di Acqui.
La firma anche dai Carabinieri
Nel corso della serata conviviale organizzata dopo la celebrazione eucaristica, Nadia Biancato, presidente dell’Aido provinciale, ha donato a monsignor Luigi Testore un braccialetto rosso su cui è impressa la scritta “Donatori, persone di polso”, e un interrogativo, “Io dono, e tu?”.
Una scelta che ha fatto immediatamente proseliti: al vescovo della città termale, infatti, si sono uniti anche il luogotenente Emiliano Sciutto, Comandante del Nucleo Comando della Compagnia Carabinieri di Acqui Terme, il luogotenente Orazio Scaccianoce, il consigliere regionale Marco Protopapa, l’assessore comunale Michele Gallizzi, il capogruppo degli Alpini Roberto Vela, il presidente della sezione Ana di Acqui Angelo Torrielli e il presidente del Lions Club Colline Acquesi Luca Varani. Alla serata ha partecipato anche il sindaco Danilo Rapetti, il cui nome compare nel Sistema Informativo Trapianti già da un anno.
“Forte segnale alla città”
«Nel 2023 – dichiara Nadia Biancato, presidente della sezione provinciale di Aido – è stato possibile eseguire 4.462 trapianti, il 15,1% in più rispetto al 2022. Tuttavia se le opposizioni alle Anagrafi comunali e nelle terapie intensive fossero meno importanti si potrebbero effettuare fino a 2.000 trapianti in più l’anno. Abbiamo necessità di persone disposte a mettere in evidenza il loro gesto d’amore per la vita. Monsignor Testore e gli altri nuovi soci Aido stanno dando un forte segnale ai loro concittadini».
Il presidente del Gruppo Aido di Acqui Terme, Roberto Pascarella, è a sua volta un trapiantato di rene: «A breve – commenta – sapremo quanti pazienti non sono riusciti quest’anno a risolvere il loro grave problema di salute, ma già sappiamo che potrebbero essere circa 8.000. La vita di queste persone dipende dalla scelta di altre, una scelta che deve essere mossa dalla consapevolezza che gli organi sono donati nel momento in cui al donatore non servono più. Tutto ciò che non è donato è perso».