Sportello ‘La Fenice’ ancora più vicino alle vittime di violenza
Il servizio offerto dalla Croce Rossa di Acqui rafforzerà ulteriormente il proprio supporto per le donne che subiscono maltrattamenti
ACQUI TERME – «Dopo il periodo Covid ci siamo resi conto che la macchina della formazione aveva un po’ rallentato. Su questo aspetto, tra l’altro, siamo stati spronati dagli stessi operatori del 118».
Dallo scorso giugno Giovanni Benazzo ha preso il posto di Antonella Giannone come nuovo referente dello sportello anti violenza ‘La Fenice’ della Croce Rossa di Acqui Terme, il servizio di accompagnamento attivo dal 2018 che indica alle donne vittime di violenza il percorso da seguire per prendere coscienza della propria condizione.
«Cosa possiamo fare?»
Gli operatori del 118 molto spesso sono coloro che per primi si trovano a prestare soccorso a persone – per lo più donne – vittime di maltrattamenti fisici o psicologici. «”Come dobbiamo comportarci?”, è questa la domanda che sovente ci viene rivolta dagli operatori in situazioni del genere. È anche sulla spinta di simili interrogativi ai cui bisogna dare risposta che abbiamo deciso di avviare un corso di formazione per gli operatori del nostro sportello coordinato dall’infermiera Elisa Chechile, responsabile del centro antiviolenza ‘L’orecchio di Venere’ di Asti».
Incontri a cui, però, in veste di uditori hanno partecipato anche diversi operatori del 118 del territorio acquese, «che in questo modo hanno potuto acquisire informazioni molto utili nel caso in cui dovessero trovarsi a soccorrere persone vittime di maltrattamenti».
Ancora più vicini…
Lo sportello ‘La Fenice’ collabora in stretta sinergia con il centro anti violenza Me.dea e con gli assistenti sociali dell’Asca. Da giugno a oggi sono state in tutto una quindicina le chiamate ricevute dai volontari dello sportello. «A breve – aggiunge Benazzo – avremo un vero e proprio centralino con numero fisso per fornire il supporto necessario a chi ci chiede aiuto. L’obiettivo è avvicinarci ancora di più all’utente andando incontro alle sue esigenze, adattandoci alle sue disponibilità d’orario e al tempo stesso garantendo un anonimato ancora più rigido».
In tema di formazione per i volontari e gli operatori di Croce Rossa nei prossimi mesi potrebbero aprirsi nuove opportunità, «stiamo aspettando, infatti, che venga ufficializzato un nuovo corso formativo proprio sulla violenza di genere».