La mostra per i 35 anni degli Yo Yo: “Anche una nuova compilation”
Sabato 16 l'inaugurazione dell'esposizione, che rimarrà aperta fino al 25 novembre, ma ci sono altre iniziative in vista. Racconta tutto Paolo Enrico Archetti Maestri
ACQUI TERME – Gli Yo Yo Mundi compiono 35 anni. Un grande traguardo che il gruppo acquese si prepara a festeggiare in modo degno.
Si inizia giovedì 14 con la mostra a Palazzo Robellini ‘Canzoni di fuga e speranza’, la cui inaugurazione è prevista per sabato 16 alle 18. Rimarrà aperta fino al 25 novembre. Ma ci sono altre iniziative in questi due mesi. A raccontare tutto è Paolo Enrico Archetti Maestri, leader della band.
Cosa proponete in questa mostra?
Dopo il concerto di Acqui tenuto in estate, abbiamo pensato di proporre altre iniziative. Una di queste è la mostra di Palazzo Robellini dal titolo ‘Canzoni di fuga e speranza. Yo Yo Mundi, i 35 anni della band in una mostra di musica, di immagini, di storia’. Proporremo una raccolta di memorabilia e di memoria viva: recensioni, dediche (di personaggi celebri, ma anche di bimbi o fans), magliette colorate, poster, fotografie, disegni e videoclip e poi, ancora, alcuni oggetti minimi e curiosi, ma al contempo importanti per rivivere il nostro percorso. Tante curiosità. Per esempio una produzione di vino naturale, Rosso di Carpeneto, ci ha dedicato un vino che si chiama ‘Andeira’, dal titolo di una nostra canzone. Durante la mostra ci saranno incontri e ospiti.
Quali impressioni avete avuto, dopo avere preparato questa mostra sul vostro passato?
Davvero in questa esposizione si rivedono tante cose che erano state dimenticate o erano passate in secondo piano. Anche perché guardi sempre avanti, a tuoi progetti. Invece ora tiriamo le somme per poi ripartire. È bello vedere le collaborazioni. Una cosa incredibile da parte nostra è l’infinito numero di intrecci e commistioni tra le arti. Ad esempio, le sonorizzazione dei film in spettacoli teatrali.
Altre novità?
La mostra sarà anche l’occasione per presentare una compilation che si intitola anch’essa ‘Canzoni di fuga e speranza’. Sono ventiquattro nostre canzoni interpretate da tanti artisti e amici con nomi importanti nella musica italiana. Per esempio, Ricky Gianco, un mito degli anni Sessanta, agitatore del Clan di Celentano, e Lalli, icona del punk italiano, propongono ‘Chiedilo alle nuvol e’. Oppure Steve Wickham, mitico violino di ‘Sunday bloody sunday’degli U2, duetta con Fabio Mago Martina.
Altri artisti del Cd?
Lo scrittore Massimo Carlotto, con Maurizio Camardi, Sergio Cossu, Enrico Pesce e Dario Mecca Aleina. I ticinesi Vad Vuc, Alessio Lega, i Tupamaros, Lastanzadigreta, Roberto Grossi e Helle, Massimo Ice Ghiacci (dei Modena City Ramblers), i Gang, Michele Anelli, CFF e il Nomade Memorabile, Cristina Nico e Colbhi, Marco Rovelli & Paolo Monti, Stefano Giaccone, Ned Ludd All Stars, Flexus, Simona Colonna, Paolo Bonfanti e Giorgio Ravera, Daniele Gennaro, Cri + Sara Fou, Roberto Billi, Banda Popolare dell’Emilia Rossa, Maurizio Camardi e la Banda di via Anelli. Sono proprio tanti e vengono da ambiti musicali diversi.
Nel Cd c’è altro?
Questo album doppio è un CD libro edito da Nota, all’interno oltre ad alcune immagini, c’è un racconto inedito dello scrittore Giorgio Olmoti intitolato ‘Lande Rumorose’. La fotografia di copertina è di Mauro Bruzzone e la grafica di Ivano Anaclerio Antonazzo. La direzione artistica del progetto è di Eugenio Merico con la collaborazione tecnica di Dario Mecca Aleina.
Altre iniziative per festeggiare questi 35 anni?
Il 30 dicembre, alle 21, faremo una grande festa a Finalborgo nell’auditorium Destefanis nel complesso di Santa Caterina con tutto il nostro collettivo e non solo la formazione base che c’è sempre.
C’è ancora qualcosa d’altro?
Il 29 novembre esce anche un mio album solista, ‘Amorabilia’. Partecipiamo al concerto del 17 dicembre all’Hiroshima Mon Amour di Torino con altri gruppi come MCR, Africa e Punkreas per la raccolta fondi per il Rifugio Massi di Oulx.
Cosa c’è ancora di 35 anni fa negli Yo Yo Mundi di oggi?
In comune con gli esordi fino ad oggi c’è sempre l’entusiasmo, una certa forma di coerenza rispetto alla nostra poetica e al nostro impegno. Anche i sogni, la grande voglia di futuro ci sono ancora adesso.
Per il futuro?
Noi abbiamo già il materiale, non ancora registrato ma scritto quasi interamente, per il prossimo disco. Probabilmente lo registreremo questo inverno, il periodo in cui si suona di meno. Non sappiamo ancora quando lo faremo uscire.