L’ex hotel Garbarino sarà la casa dei più fragili
A breve partiranno i lavori per la riqualificazione della struttura ricettiva di viale Einaudi: l’Asca aprirà una stazione di posta con unità abitative
ACQUI TERME – Una stazione di posta con un servizio di housing sociale per le persone senza fissa dimora o in condizioni di forte marginalità; in più, una serie di mini appartamenti destinati ad anziani non autosufficienti e persone vulnerabili. Tutto questo nei nuovi spazi che saranno ricavati dall’ex albergo Garbarino, in disuso da diversi anni.
Un’iniziativa dalle finalità socio-assistenziali con la “regia” di Asca, l’Associazione Socio Assistenziale dei Comuni dell’Acquese, che grazie a un finanziamento di 1 milione e 150mila euro da Pnrr andrà a ristrutturare completamente la struttura ricettiva di viale Einaudi.
«Un servizio innovativo»
Il progetto segue le cui linee guida europee definite dalla ‘Missione 5 – Inclusione e coesione’ del piano di investimenti europei. «Sarà un servizio davvero innovativo per il territorio dell’Acquese», spiega Donatella Poggio, direttrice di Asca e referente del progetto, «tramite il quale andremo a garantire, da una parte, i servizi di bassa soglia a coloro che vivono situazioni di estrema precarietà sociale, dall’altra una soluzione abitativa a persone, in particolare anziane o disabili, che per una serie di difficoltà non possono o non vogliono continuare a vivere in solitudine».
Nella stazione di posta, che offrirà ospitalità temporanea a chi si trova in uno stato di profondo disagio sociale o di emergenza abitativa, sarà possibile usufruire di un servizio doccia, un refettorio, un fermo posta per la corrispondenza (ecco perché la definizione “stazione di posta”) e anche di un posto letto.
I pernottamenti, tuttavia, saranno ridotti a un massimo di due o tre notti, «questo perché in base a quanto previsto dalle linee guida del bando Ue, il fine non è quello dell’accoglienza a lungo termine – commenta Donatella Poggio – ma porre le giusto basi per un reinserimento sociale e lavorativo». A tal fine, infatti, Asca collaborerà in stretta sinergia con il Centro per l’Impiego, la Caritas diocesana e gli operatori del Centro di Ascolto. «Un equipe di professionisti, perciò, accompagnerà queste persone verso un nuovo percorso di vita, anche dal punto di vista occupazionale».
Anche le unità abitative
In attesa che i lavori all’ex albergo giungano al termine, la stazione di posta verrà allestita in via provvisoria al Cascina Scarsi, l’ex comunità di recupero ai confini con il territorio comunale di Visone. «A breve daremo il via a questa sorta di “servizio ponte” per un’accoglienza temporanea diurna e notturna. I locali – sottolinea la direttrice Poggio – sono già arredati, dobbiamo solo portare a termine gli ultimi ritocchi. A breve il centro sarà aperto agli ospiti».
Nell’ex hotel verrà poi realizzato anche un gruppo di unità abitative per anziani non autosufficienti o persone con disabilità di vario tipo, che tuttavia mantengono ancora un certo grado di autonomia. «I vari appartamenti saranno dotati di un angolo cottura con letto e bagno privato. Saranno installati anche alcuni sistemi di sicurezza domotici che hanno lo scopo di agevolare l’abitare dei futuri residenti». Personale qualificato monitorerà la struttura e i suoi residenti, «ma non è previsto un servizio interno di assistenza medica»