Il Brachetto d’Acqui ‘ospite d’onore’ al Premio Tenco
"Il nostro vino è stato protagonista assoluto della manifestazione e degli eventi collaterali che l’hanno caratterizzata", dice Giuseppe Alpa
ACQUI TERME – Il vino è un ambasciatore del territorio e, come tale, diventa un efficace e potente strumento di promozione in un panorama contemporaneo in cui la richiesta non è più solo quella di degustare un prodotto, ma entrare in contatto con il luogo dove quel prodotto ha origine.
Da quando, nel 1817, il naturalista Gallesio lo definì «vino celebre» da dessert paragonandolo al Porto, il Brachetto d’Acqui ne ha fatta di strada e oggi, nelle sue varie versioni dal dolce al secco, dal Brut alla bottiglia più ‘tranquilla’ – può essere un passepartout per l’intero pasto. Tanto che, dal 17 al 19 ottobre, ha mostrato la sua versatilità nell’ambito della 50ª edizione del Premio Tenco, a Sanremo.
«Giorni intensi»
«Come “Isola in Collina” non potevamo non essere presenti – spiega Giuseppe Alpa, presidente dell’associazione Luigi Tenco-Ricaldone che annualmente organizza il festival dedicato alla canzone d’autore in memoria di Luigi Tenco a Ricaldone – Sono stati giorni intensi, di crescita e confronto dal punto di vista artistico e culturale, ma altrettanto importanti per la promozione del territorio. Con il supporto della Cantina Tre Secoli e della Fondazione Cra, infatti, il nostro vino è stato protagonista assoluto della manifestazione e degli eventi collaterali che l’hanno caratterizzata. Il Brachetto d’Acqui è stato un’esplosione di sapore e una grande sorpresa per i tanti artisti che hanno avuto l’opportunità di assaggiarlo».
Non solo aperitivi, dunque, ma cene a base Brachetto d’Acqui che hanno concluso le giornate all’Ariston: i menù si sono ‘adattati’ al sapore delicato e aromatico dell’etichetta, con accostamenti eclettici e particolari che hanno valorizzato le caratteristiche del prodotto.
«Abbiamo sperimentato»
«Abbiamo osato sperimentare, con risultati che ci hanno soddisfatti come nel caso dell’abbinamento con il salmone e le carote al burro – ammette Anwar Edderouach che, con il suo staff, si è occupato della gestione del catering nelle serate della rassegna (Edderouach è gestore della Bottega del Vino di Alice Bel Colle e dell’Albergo Diffuso intitolato a Tenco, a Ricaldone, ndr) Non era facile, ma si è creata una straordinaria sinergia. Per noi è stata un’esperienza di crescita professionale: abbiamo avuto la possibilità di metterci alla prova, incontrare grandi artisti e vivere da vicino un atmosfera magica».