Presentata la Cer: “A trazione pubblica: ora servono adesioni”
Bussalino: "Dalla città di Acqui segnale forte a tutta la provincia" . Ora gli atti formali per la costituzione delle fondazione di partecipazione
ACQUI TERME – «Che un’Amministrazione pubblica si sia fatta promotrice di una Cer è molto significativo. Un primo traguardo è stato raggiunto, ora non resta che promuovere questo nuovo progetto nel modo più efficace per raccogliere adesioni».
Sono le parole con cui il sindaco di Acqui, Danilo Rapetti, ha aperto l’incontro pubblico di lunedì pomeriggio all’ex Kaimano, organizzato dal Comune, per presentare la nuova Comunità energetica rinnovabile.
Con un piano economico complessivo da oltre 4 milioni di euro, Green Wolf Cer Serl si è aggiudicata la gestione della rete di impianti a energia solare che saranno installati sui tetti di alcuni edifici di proprietà di Comune e Provincia: istituti superiori ‘Levi Montalcini’ e ‘Parodi’, centro sportivo Mombarone, ex caserma Rosati ed ex Tribunale di piazza San Guido.
Una volta costituita la nuova fondazione di partecipazione, di cui Comune e Provincia saranno soci insieme al partner privato, la Cer sarà aperta anche ad altri soggetti – pubbliche amministrazioni, associazioni, aziende ed enti locali che vorranno farne parte.
«Governance del Comune»
Oltre ai rappresentanti del Comune di Acqui e agli ingegneri di Green Wolf Cer Srl – a cui spetterà l’installazione e la manutenzione degli impianti fotovoltaici e la redistribuzione dell’energia prodotta – all’incontro hanno partecipato, tra gli altri, anche l’onorevole Riccardo Molinari, l’assessore regionale con delega all’Autonomia e alla Logistica Enrico Bussalino e il consigliere regionale Marco Protopapa.
Per il via dal punto di vista operativo mancano ormai solo le formalità burocratiche, «ovvero gli atti notarili per la costituzione della nuova fondazione di partecipazione», spiega l’ingegner Stefano Bonini, amministratore delegato di Green Wolf Cer Srl. «Sarà una Cer a trazione pubblica, con un ente locale, ovvero il Comune di Acqui, che assumerà un ruolo di indirizzo strategico e di governance con il coinvolgimento di altri soggetti, sia pubblici che privati, che potranno avere benefici economici per l’utilizzo dell’energia prodotta».
«La città di Acqui manda a tutta la provincia un forte segnale», ha dichiarato l’assessore regionale ed ex presidente della Provincia Enrico Bussalino. «Noi siamo per la transizione ecologica, ma questa deve essere basata sul buon senso e non sulle ideologie. Il fatto che gli impianti saranno installati sui tetti di vari edifici pubblici e non sui terreni agricoli è un aspetto su cui sin da principio si erano focalizzate le nostre priorità».